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Comune, i nuovi varchi ztl portano un "tesoretto": 5 milioni di euro dalle multe

I numeri del bilancio riequilibrato approvato da palazzo Spada, futuri tagli in vista su contratti e ricognizione sugli affitti per aumentare gli incassi. Le associazioni sportive restano a secco

Cinque milioni di euro dalle multe, un "tesoretto" dai nuovi varchi ztl. E' una delle eredità non in perdita lasciate dalla precedente amministrazione che hanno consentito alla Giunta Latini di condurre in porto, seppur faticosamente, il bilancio riequilibrato 2018. La nuova rete di 10 telecamere attive dal primo gennaio scorso secondo le previsioni dovrebbe portare un extragettito di circa 450mila euro di euro facendo lievitare a quasi 5 milioni - per la precisione 4 milioni 822mila euro - l'introito atteso dalle sanzioni per infrazioni al Codice della strada. Di questi 542mila euro devono arrivare dalle multe degli autovelox. "Previsioni attendibili gli incassi vengono costantemente monitorati", dice l'assessore al Traffico, Stefano Fatale, per il quale circa metà della cifra stimata sarebbe già in cassa. 

In base a queste cifre la Giunta ha deliberato anche la destinazione vincolata del 50% dei proventi in base a quanto previsto dalla legge. Poco più di 602mila euro andranno quindi alla sostituzione e all'ammodernamento della segnaletica stradale e altrettanti per gli interventi sulla sicurezza a partire dalla manutenzione delle strade ma anche al potenziamento dei servizi notturni da parte della polizia municipale.

I numeri del bilancio

Quella delle multe è una delle maggiori voci in entrata del bilancio riequilibrato approvato dalla Giunta che ammonta complessivamente a 102.564.282 euro che, al netto del fondo crediti di dubbia esigibilità, comporta per il 2018 un potenziale di spesa impegnabile di 93.093.555 euro. "Considerato l’ultimo dato globale disponibile sulla spesa impegnata, ovvero quello del conto consuntivo 2016 - spiegano da palazzo Spada - si è operata una riduzione di circa 3 milioni di euro. Evitando la logica dei tagli lineari, il riequilibrio è stato raggiunto attraverso un complesso meccanismo di maggiori entrate e di abbattimento delle spese, tenendo presente che le scelte contabili sono state assunte, fino al luglio 2018, dalla precedente amministrazione e dal commissario straordinario.

Le entrate

Le maggiori entrate ammontano a circa 3,2 milioni. Le voci più significative fanno riferimento al contratto di concessione, prima in uso gratuito, dell’Aviosuperficie (650mila euro in tre anni) e del parcheggio San Francesco (650mila euro in tre anni), al contratto di gestione dei parcheggi di superficie con l’aumento della quota dovuta da TerniReti (dal 50% al 60%), alla tassa di soggiorno (145mila euro), all’affitto dei locali della farmacia Falchi e della sede di Farmacia Terni nell'omonimo palazzo (oltre 100mila euro), all’aumento stimato - come detto - delle sanzioni amministrative a seguito della installazione dei nuovi varchi elettronici, agli introiti Imu aumentati obbligatoriamente per legge in ragione della condizione di dissesto. Il tutto per circa 3,2 milioni di maggiori entrate.

I tagli

Sul fronte dei risparmi, oltre 500 mila euro derivano da minori consumi idrici (137mila euro) e della pubblica illuminazione (400mila) altre poste sono state ricavate da manutenzioni varie, "comunque in gran parte garantite" affermano da palazzo Spada, dal taglio di alcune spese inerenti il personale con il taglio degli straordinari e dei premi ai dirigenti, dal trasporto scolastico, da indennità di carica del presidente del consiglio comunale e dei consiglieri comunali "quest’ultime - osservano ancora dall'amministrazione - rese possibili dal fatto che dal marzo al luglio 2018 tali organismi non si sono di fatto riuniti. Il sindaco e gli assessori a loro volta si sono ridotti del 10% le indennità oltre ad un altro 10% già applicato per obbligo di legge.

Associazioni sportive a bocca asciutta

"Abbiamo evitato tagli lineari", commentano da palazzo Spada ma almeno in un caso il taglio sarebbe stato netto. Quello ai contributi alle associazioni sportive che sarebbe stato di fatto azzerato rispetto ai 90mila euro stanziati nel 2017. Fino ad ora si era invece parlato di una sensibile riduzione e il capogruppo del Pd, Francesco Filipponi, aveva già avanzato una proposta che potesse venire incontro alle esigenze dell'amministrazione e alle richieste delle associazioni. "A fronte di investimenti sugli impianti da parte delle società sportive - ha suggerito Filipponi - il Comune risponda con un adeguamento della convenzione per la gestione con prolungamento di durata pari agli anni di ammortamento del mutuo contratto. Su questo è già presente un parere inequivocabile del segretario comunale". 

Ora tocca a contratti onerosi e affitti troppo bassi

Ora il bilancio riequilibrato passerà al vaglio della terza commissione consiliare per poi arrivare in consiglio comunale per l'approvazione entro settembre. Dopodiché il documento - nell'ambito della procedura sul dissesto - dovrà passare al vaglio della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali del ministero dell'Interno che dovrà esprimere il proprio parere sulle misure adottate dal Comune per far quadrare i conti. Ma l'operazione chirurgica sulle disastrate casse di palazzo Spada non è ancora conclusa e si sta continuando a lavorare sulla revisione di alcuni contratti di servizio in essere, per evitare le spese, ma soprattutto su una ricognizione degli affitti attivi (soprattutto quelli ai centri giovanili), in alcuni casi ancora molto bassi, e della gestione del patrimonio immobiliare dalla quale potrebbe arrivare qualche maggiore entrata in più. 

“Sono certo  - afferma il sindaco Leonardo Latini – che questa amministrazione, continuando nel lavoro impostato, saprà riportare la città al ruolo e alla dignità che gli competono, per ridare fiducia ai ternani. Confido nel senso di comunità di ogni cittadino per cogliere insieme gli obiettivi e i traguardi prefissati”.

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