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Comune, la Giunta si incarta sui tagli ai costi del personale

L'assessore al Personale, Bertocco, stoppa le ipotesi del ricorso al contratto di solidarietà: "Non è stato preso in considerazione, sacrifici sugli straordinari per i prossimi 4 mesi"

Come mandarsi di traverso il Ferragosto. No, non parliamo di chi ha organizzato la scampagnata per l'Assunta e ora rischia di farsela mandare a monte dal maltempo ma di come la Giunta di palazzo Spada sia riuscita a incartarsi sul bilancio - come se non fosse complicato già di suo - e finire sulla graticola per i tagli al costo del personale.

Pomo della discordia che ha fatto sobbalzare sulle sdraio in riva al mare i sindacati la questione del fantomatico contratto di solidarietà che l'amministrazione comunale si accingerebbe ad applicare ai propri dipendenti per reperire i soldi necessari a far quadrare il bilancio riequilibrato da approvare entro il 20 agosto. Una proposta, tutta da verificare, che sarebbe stata buttata sul tavolo della discussione nel corso dell'ultima riunione dell'esecutivo dall'assessore al Bilancio, Fabrizio Dominici, che ha avuto lo stesso effetto di un fiammifero su una tanica di benzina. "L'ipotesi non è stata assolutamente presa in considerazione e non è venuta da me", dice a Terni Today l'assessore al Personale, Sonia Bertocco, che si è ritrovata al centro del fuoco di fila dei sindacati che la hanno accusata di non averli minimamente avvisati negli incontri avuti proprio in questi giorni.

Su di lei e sulla Giunta gli strali della Uil e non ultimi quelli dell'Usb. "Riteniamo grave l’atteggiamento di questa amministrazione - dicono dal sindacato di base - che propone soluzioni quasi banali e soprattutto inapplicabili, a problemi seri, senza adire a nessun confronto, tentando di riversare, ancora una volta, il peso dei problemi sui lavoratori, che subiscono il dissesto dell’Ente due volte, in quanto anche cittadini".

E infatti uno dei nodi emersi è proprio quello relativo all'applicabilità del contratto di solidarietà nel settore pubblico. "Non ci risulta mai applicata nel settore pubblico ma in ogni caso l'operazione non è prevista in questo piano e non è considerabile come ho spiegato ai miei colleghi di Giunta, ai dirigenti e ai funzionari", dice la Bertocco "sorpresa" e " stupita" per "un'ipotesi che non è mai stata valutata e che è stata strumentalizzata in modo assurdo"

"Stiamo affrontando una situazione molto delicata - prosegue - che abbiamo trovato e che non dipende certo da noi. C'è un problema economico, come noto, ma anche un problema legato alla tempistica stretta che ci impone la procedura di dissesto nell'approvazione del bilancio. In 75 giorni abbiamo dovuto fare un lavoro per cui sarebbero serviti mesi. Oggi il bilancio del Comune non si sostiene e il problema più grande è relativo agli incassi e non riguarda solo il pregresso ma anche il quotidiano. Se non si riuscirà a invertire questa tendenza, per la quale tutta la macchina amministrativa è al lavoro, bisognerà a ricorrere a dei tagli". Ma quelli che interesseranno gli oltre 700 dipendenti di palazzo Spada non riguardano la mannaia del contratto di solidarietà. "Ci sarà un maggiore controllo sugli straordinari e si interverrà sulla parte variabile dei premi ai dirigenti - dice l'assessore - servono quattro mesi di sacrifici dopodiché contiamo che nel 2019 e nel 2020 saranno messe a regime nuove entrate".

Quanto al piano delle assunzioni "la delibera che è stata approvata ci serve per 'prenotare' il valore economico dell'operazione ma la discrezionalità nell'applicarlo è legata alle condizioni di bilancio. Questa amministrazione vuole essere a tutela dei propri dipendenti e non contro - conclude - la linea politica sul personale è condivisa con il sindaco e la porto avanti io".  Parole che sembrano voler rimarcare le distanze con il collega che si occupa del Bilancio e con il quale i rapporti non sarebbero particolarmente idilliaci.

Certo è che il tema della spesa del personale, circa 32 milioni di euro, sarà uno di quelli su cui lavorare nei prossimi mesi per rimettere in sesto i conti di palazzo Spada. E nella Giunta, contratti di solidarietà a parte, c'è anche chi vorrebbe riaprire la discussione sull'applicazione della legge pre Fornero per abbassare i costi dei dipendenti. Ci provò già la passata amministrazione, senza particolare fortuna, e allora si parlò di un risparmio di oltre un milione di euro. Ma i conti oggi andrebbero rifatti.

E nel frattempo le polemiche sulle spese per il personale non hanno fatto altro che acuire lo scontro tra sindacati e amministrazione anche sui costi della politica alla luce delle indennità percepite dalla Giunta Latini di gran lunga superiori a quelle della passata amministrazione. "Si riducano gli assessori, prima di tutto, che rispetto alla Giunta precedente sono stati raddoppiati - tuona ancora l'Usb - senza considerare la presenza dei commissari, che i compensi di tutti costoro rappresentano un costo davvero spropositato in relazione alla situazione economica dell’Ente e sono in contraddizione assoluta con le decisioni finora adottate, anche rispetto ai servizi da erogare ai cittadini: uno su tutti i Servizi Educativi Comunali, per i quali non avere previsto assunzioni equivale a recitarne il De profundis!"

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