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Farmacie, la bufera non si placa: "Da Dominici attacchi irresponsabili"

L'azienda critica duramente l'assessore: "Per noi è uno sconosciuto, il bilancio 2017 il migliore degli ultimi anni". Nomine, Ferranti: "Serve confronto nella maggioranza"

Una "battaglia" senza esclusione di colpi. Non si placano le polemiche sulle farmacie comunali e dopo il botta e risposta delle scorse settimane tra l'assessore al Bilancio, Fabrizio Dominici, e l'amministratore unico Fausto Sciamanna, è di nuovo scontro.

Nel mirino dell'azienda finiscono le ultime dichiarazioni di Dominici che ha di fatto sfiduciato i vertici di FarmaciaTerni disertando l'assemblea dei soci che avrebbe dovuto votare il bilancio consuntivo 2017.

"Affermazioni fuorvianti che non trovano la benché minima giustificazione nei fatti - dicono - si basano su ricostruzioni fantasiose e risultano essere priva di qualsiasi fondamento di verità. Si tirano in ballo presunti contrasti riguardanti specifici aspetti di gestione ma ricordiamo che l'assessore Dominici a oggi non ha trovato, nella sua densa agenda, cinque minuti per confrontarsi con i vertici aziendali risultando un perfetto sconosciuto sia sul piano personale che rispetto a presunte osservazioni citate dall'assessore".

"Non sono mai giunte al protocollo dell'azienda - proseguono - nè comunicazioni né invii formali circa il fantomatico parere dell'Avvocatura di Stato a cui si fa riferimento, non sono mai giunte osservazioni né tantomeno richieste di modifica di un bilancio, il consuntivo 2017, deliberato  dall'organo amministrativo, nel mese di marzo 2018, con il parere positivo del collegio sindacale".

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I vertici delle farmacie sottolineano quindi come il bilancio consuntivo 2017 "che si è tentato di portare all'attenzione dell'assemblea contiene il pieno rispetto dell'azienda degli impegni contenuti nel contratto di servizio stipulato tra Ente e azienda pari a 208.685 euro che FarmaciaTerni riconosce al Comune di Terni otre a un ulteriore utile di esercizio al netto delle imposte superiore ai 20mila euro".

"Il risultato positivo complessivo, superiore a 230mila euro, il migliore in senso assoluto degli ultimi anni rappresenta la risposta più adeguata agli attacchi infondati irresponsabili e pieni di falsità operati a danno dell'immagine di un'azienda la quale, anziché essere tutelata e valorizzata dal Comune di Terni, in quanto patrimonio della città, risulta essere continuo oggetto di aggressione al limite della minaccia, utilizzando termini come 'trasparenza', alla quale la società e il suo amministratore si sono contonuamente appellati anche attraverso la convocazione formale degli organi aziendali ricevendo quale risposta la diserzione e l'inadempienza". 

Il presidente Ferranti: Dominici si confronti con la maggioranza

L'assessore Dominici si trova dunque sotto il fuoco incrociato dell'azienda e di un pezzo della maggioranza che sostiene la Giunta Latini che mal ha digerito le parole sulle nomine alle aziende partecipate. Anche il presidente del consiglio comunale, Francesco Ferranti, chiede prudenza al commercialista romagnolo. "Su scelte strategiche - dice - come quelle sul futuro delle aziende partecipate è necessario un confronto con la maggioranza che è rappresentata in consiglio comunale". 

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