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Farmacie Terni, cala la scure sul personale: riduzione del 30%i in tre anni

Il piano elaborato dal Comune per riorganizzare l’azienda ed evitare la cessione della società ad un partner privato. Ecco il piano elaborato da Palazzo Spada

Il documento si chiama “Revisione ordinaria delle partecipazioni societarie possedute dal Comune di Terni”, è stato votato dalla giunta municipale lo scorso 21 dicembre e poi pubblicato all’albo pretorio la vigilia di Natale. Si tratta di una delibera a cui viene allegato un dettagliato dossier che passa in rassegna tutte le partecipazioni societarie di Palazzo Spada e, per ognuna di queste, si indicano le strade da percorrere nell’ottica di riorganizzazioni o ristrutturazioni aziendali.

A pagina 21 viene affrontato il capitolo FarmacieTerni. Alla storia aziendale, che vede il passaggio – aprile 2014 – da Asfm a FarmacieTerni, seguono le scelte politiche fino alla delibera del consiglio comunale del 28 settembre 2017 in cui venne ratificata la decisione di vendere il 90% del capitale azionario e trattenere in capo al Comune una quota del 10% “a titolo di garanzia”. Un anno dopo, è il 27 settembre 2018, l’assemblea cittadina ribalta quella scelta, congelando la vendita delle farmacie comunali, ma senza risolvere il problema di fondo.

“Allo stato attuale, la situazione economica in cui versa la Società Farmacie Terni srl - dice il dossier - le criticità finanziarie riscontrate nonché l’elevato numero di dipendenti in organico presso la medesima, rendono necessario procedere ad una riorganizzazione, ristrutturazione e gestione manageriale tale da rendere la società concorrenziale nel mercato nazionale anche per quanto riguarda il livello di redditività; l’elevata incidenza sui costi generali del costo del personale suggerisce di procedere con un’azione di razionalizzazione da attuarsi mediante il mantenimento legato, però, ad un piano di riassetto che abbia come obiettivo primario quello della riduzione dei costi del personale”.

Nessuna vendita, o svendita, ma il Comune impugna un bel paio di forbici. Che dovranno agire così. “Detto piano, da approvarsi con apposito atto del consiglio comunale, deve prevedere una riduzione delle spese del personale, per il prossimo triennio 2019-2021, nella misura del 10% annuo, fino al raggiungimento della riduzione del 30% alla fine dei tre anni interessati dal piano”.    

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