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Pd, per il momento di nuovo c'è solo l'ingresso della sede

Assemblea comunale senza big, al segretario provinciale Silveri e al senatore Grimani il compito di trovare una soluzione per il dopo Giovannelli entro il 7 ottobre

Di nuovo nel Pd, al momento, c'è solo l'ingresso della sede. Perché quella storica di via Mazzini, ormai da anni in vendita, è stata definitivamente ristretta. Come del resto i voti alle ultime Politiche e amministrative. Ai democratici è rimasta l'ala dell'appartamento con lo stanzone riservato solitamente alle riunioni e l'ufficio che era del segretario provinciale, il bagno più un altro paio di stanze. E in una di queste è stata riaperta una vecchia porta che conduce al nuovo ingresso, sempre su via Mazzini, ma spostato qualche metro più in sù rispetto a quello storico. L'altra parte dell'appartamento è in mano alla Fondazione "Pietro Conti", proprietaria di tutti gli immobili degli ex Ds, ed è ormai prossima alla vendita.

La novità ha fatto il suo "esordio" nel corso dell'assemblea comunale che si è tenuta venerdì pomeriggio convocata, dopo le polemiche dei circoli "ribelli" e l'intervento della commissione di garanzia del partito, semplicemente per prendere atto delle dimissioni della segretaria comunale Sara Giovannelli. Una cinquantina i presenti su 106 delegati, assenti praticamente tutti i big. In prima fila l'ex sindaco Leopoldo Di Girolamo che ha ascoltato le circa tre ore di dibattito senza intervenire. Scarno quella della segretaria dimissionaria che ha ribadito che il suo impegno nel partito e in politica non si esaurisce ma ha rimandato alla lettera, scritta a luglio scorso e letta in assemblea dalla vicepresidente Simona Coccetta, le motivazioni del suo passo indietro.    

Il segretario provinciale Paolo Silveri e il senatore Leonardo Grimani hanno cominciato una sorta di consultazioni interne per trovare una soluzione al dopo Giovannelli e verificare se ci siano le condizioni di avvicinare le posizioni di quella parte di assemblea, che potrebbe avere la maggioranza, che vuole un nuovo segretario, e quella del coordinamento dei circoli che hanno chiesto una reggenza iche traghetti il partito al prossimo congresso nazionale, se e quando ci sarà viste la recente presa di posizione del presidente del Pd Matteo Orfini ("scogliamo il Pd e rifondiamolo") che ha aperto un nuovo fronte di discussione". La pista che porta all'ex assessore Emilio Giacchetti, troppo in continuità con l'amministrazione uscente che ha portato il Comune in dissesto e quindi nelle mani del centrodestra, si sta raffreddando giorno dopo giorno e ora c'è chi giura che non sia stata nemmeno mai presa in considerazione. Una quadra si dovrà trovare entro il 7 ottobre, termine imposto dallo statuto e dall'assemblea per trovare un sostituto della segretaria dimissionaria

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