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Pd alla resa dei conti, ecco quali sono i circoli "ribelli"

Nove su 16 chiedono le dimissioni della Giovannelli e di Silveri ma metà di quello di Cospea si sfila: "Un'operazione della maggioranza per dare la spallata alla segretaria comunale"

Non ci resta che...litigare. Perché il Partito democratico a Terni ha perso tutto dopo le ultime tornate elettorali ma non la voglia di spaccarsi e dividersi, di gettarsi fango addosso e se possibile facendolo pubblicamente. Così il documento con cui otto circoli hanno chiesto le dimissioni della segretaria comunale Sara Giovannelli e di quello provinciale Paolo Silveri - anticipato da Terni Today - comincia a girare prima ancora che venga firmato. Qualcuno alza il telefono e si indigna, ci si interroga anche sulla veridicità del documento che magari potrebbe essere solo un tentativo per "drogare" il dibattito e vedere l'effetto che fa. E invece no, ecco quali sono i circoli "ribelli" , quelli che avevano anche sostenuto la candidatura della Giovannelli alla guida del Pd salvo ora chiederne la testa. Sotto al documento c'è la firma di Massimo Leopoldi (Collestatte-Torre Orsin), Nando Ribiscini (ex VIII circoscrizione), Cristiano Crisostomi (Piediluco), Michele Pacetti (Montani-E.Chiesa, Luca Traversi (San Giovanni Cospea), Sandro Piccinini (Marmore), Giuliano Todisco (Papigno), Barbara Giovannetti (Gabelletta-Cesi) e Mirko Paluzzi (Terni centro). Nove circoli sui 16 in città.

Nella mossa - che vuole indicare una linea ma che non ha effetti concreti visto che la sfiducia va votata in assemblea comunale - c'è chi vede la longa manus di Fabio Paparelli, non fosse altro perché il vicepresidente della Regione era stato tra i più critici nei confronti della segreteria comunale chiedendone il commissariamento nell'ultima assemblea comunale. E che comunque si tratti di una resa dei conti nella maggioranza che guida il partito lo dicono apertamente 20 iscritti (su 32) del circolo di San Giovanni Cospea che - udite, udite - riescono a sfiduciare il proprio segretario-reggente che ha firmato il documento contro la Giovannelli e Silveri. Per la serie la divisione dell'atomo. 

"Si rende necessario - scrivono Boccia, Canali, Ciurletti, Feliciani, Burgo, Pennoni, Diamanti, Napolini, Bianchini, Pizzotti, Pragliola, Cresta, Bologna, Marco Cianchetta, D'Egidio, Vagaggini, Assunta Babucci, Cinzia Federici e Martina Feliciani - esprimere la netta, marcata, siderale distanza dal documento e diffidare il reggente del circolo San Giovanni - Cospea, dal quale ci si aspettano naturali e ovvie dimissioni, che subentrato al vincitore del congresso Claudio Feliciani, allontanatosi per motivi strettamente personali, dopo aver ascoltato i pochi presenti  membri del direttivo e non aver posto in votazione alcunché, ha espresso a nome e titolo del circolo una posizione meramente personale".

"Noi siamo stati sostenitori di una mozione congressuale che nel nostro circolo ha fatto incetta di voti - spiegano - e che ha sostenuto il segretario provinciale ma non ha votato nè mai sostenuto la segretaria comunale. Il suo allontanamento è faccenda interna alla maggioranza che trovi il coraggio di sfiduciare la segretaria nell'unico luogo deputato a farlo, l'assemblea comunale. E se qualcuno che ha indicato la segretaria ha cambiato idea lo dica senza bisogno di orchestrare operazioni parallele di organi che non hanno voce in materia,  che si prestano soltanto a dare spallate. Questi metodi autoreferenziali, sanno di vecchia, vecchissima politica, l'approccio che lo sottende è uno dei motivi principali che stanno alla base dell'allontanamento delle persone dal Partito democratico. I circoli utilizzati solo per operazioni di facciata, voltafaccia della segretaria che ha varato una lista al comunale "espressione dei circoli" come fu detto, stilata di comune accordo con gli stessi firmatari, alcuni anche candidati, che ora le voltano la faccia perché tutto cambi affinché non cambi nulla".

"Noi vogliamo invece che i circoli parlino di argomenti legati al territorio - dicono - che parlino dei problemi del centro e delle periferie, umili e laboriosi, come una corretta presa d'atto del risultato elettorale detterebbe, altrimenti gli stessi firmatari, tramite quel documento sembrano richiedere le loro stesse dimissioni. Che i segretari vengano in assemblea a presentare le attività, i problemi, a presentare i numeri dei loro iscritti e di come hanno condotto ed è andata la campagna elettorale, invece di impelagarsi in questioni inerenti assetti in capo all'assemblea comunale che non interessano di certo i cittadini ma unicamente i diretti interessati. I circoli che non fanno i circoli e parlano della centralità dei circoli, una meta-retorica che ci fa dire che a noi non sono mai piaciute le operazioni di facciata: non ci sono piaciute con l'elezione della segretaria, continuano a non piacerci col suo defenestramento". 

In questa contromossa dello sparuto gruppo di iscritti di Cospea si potrebbero intravedere le strategie del consigliere regionale Eros Brega che malgrado tutto in questa fase non vorrebbe veder gettare a mare il segretario provinciale Silveri per colpa del fuoco di fila sulla Giovannelli. Intanto tra uno scatto e l'altro sui social, la segretaria si gode le vacanze e non sembra avere nessuna intenzione di dimettersi come sussurrano i suoi fedelissimi. Anche perché a settembre si aprirà la fase congressuale nazionale del partito e lì si potrà decidere il da farsi. Ma c'è un pezzo di partito che ora spinge per il commissariamento per poter preparare la strada per un proprio candidato alla prossima segretaria comunale, magari il giovane Mattia Nannurelli che ha mancato per una manciata di voti l'elezione in consiglio comunale. 

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