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Giovedì, 18 Aprile 2024
Salute

Sanità, guerra alle liste d’attesa: ecco gli esami che dal primo settembre saranno più veloci

Cardiologia, raggi “X”, ecografie e non solo: la Usl Umbria 2 "chiama" i privati. Il commissario Braganti: la sanità privata deve essere integrativa e sinergica del pubblico, evitando inutili concorrenze

Sinergia tra strutture pubbliche e private per abbattere le liste d’attesa in sanità. La Usl Umbria 2 chiama le strutture private del territorio per “sottoscrivere accordi contrattuali per l’acquisizione di prestazioni di diagnostica strumentale”.

È questo l’obiettivo della manifestazione di interesse che dal prossimo primo settembre permetterà di snellire le “code” rispetto ad alcune prestazioni specifiche. Si tratta di endoscopia digestiva, diagnostica cardiologica, diagnostica vascolare, diagnostica per immagini (TC, RMN, RX tradizionale, Esami Ecografici, Elettromiografie) per gli ambiti territoriali dei distretti della Usl Umbria 2 con scadenza fissata per l’ultima settimana del corrente mese di agosto.

La manifestazione di interesse darà dunque la possibilità a tutte le strutture private in esercizio di poter accedere all’erogazione delle prestazioni, garantendo di soddisfare il bisogno dei cittadini nel territorio di residenza o in quelli più vicini.

Il “patto” prevede che verranno riservate all’Asl le visite e i percorsi successivi mentre dal privato saranno acquistate parte delle prestazioni diagnostiche che ad oggi hanno tempi di attesa più critici, “al fine di garantire a tutti i pazienti – spiega una nota diffusa da Usl Umbria 2 - nei tempi previsti dai piani nazionale, regionale e dal programma attuativo aziendale, prestazioni di qualità elevata”.

“Tale iniziativa di integrazione con il privato accreditato e convenzionato – spiega il commissario straordinario di Usl Umbria 2, Massimo Braganti - si inserisce nell’azione generale di abbattimento liste di attesa con la finalità, anche di garantire preferibilmente nel territorio di residenza dell’assistito l’erogazione della prestazione, evitando il più possibile spostamenti dal proprio domicilio, non tralasciando comunque il principio della libera scelta del cittadino. La sanità privata deve essere integrativa e sinergica del pubblico, evitando inutili concorrenze, con l’obiettivo di indirizzare le risorse sempre più scarse per incrementare il livello quali-quantitativo delle prestazioni in favore dei cittadini dell’azienda sanitaria, garantendo un livello di qualità analogo a quello reso dai professionisti dell’azienda”.

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