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Giovedì, 18 Aprile 2024
Salute

Infermieri assunti tramite agenzia, l’accusa del NurSind: “Clientelismo e precarizzazione del lavoro”

Il sindacato contro la decisione della direzione dell’ospedale di Terni, Scaramuccia: così si ledono i diritti dei lavoratori e si creano potenziali rischi per i pazienti

“Come sindacato esprimiamo il nostro dissenso a tale iniziativa, ovvero l’utilizzo di infermieri assunti attraverso le agenzie interinali in quanto tale modalità di ‘arruolamento’ può alimentare fenomeni di clientelismo, accresce la precarizzazione del lavoro e favorisce condizioni di discriminazione a danno dei colleghi infermieri interinali”.

A parlare è Paolo Scaramuccia, segretario territoriale del NurSind, dopo la decisione della direzione dell’azienda ospedaliera “Santa Maria” di Terni di prorogare, tramite delibera aziendale, l’utilizzo del personale infermieristico interinale.

“Il NurSind di Terni - continua Scaramuccia - ritiene che sia da privilegiare l’individuazione del personale infermieristico necessario mediante assunzioni attraverso avvisi pubblici e procedure concorsuali. Tali modalità avviate con colpevole ritardo dall’azienda, mettono in evidenza quella che riteniamo essere una cattiva gestione nella programmazione delle necessità di risorse umane da parte della dirigenza del nosocomio ternano”.

L’utilizzo di infermieri assunti con contratti interinali è una consuetudine diffusa, adottata in numerose realtà. Una scelta che viene “giustificata” dalla politica e dalla direzione aziendale perché “consente di acquisire infermieri rapidamente, anche per pochi giorni. Le spese derivanti dall’ingaggio – prosegue il NurSInd - non gravano sui costi del personale ma sulla voce ‘beni e servizi’. In pratica è come se si acquistassero attrezzature o biancheria con un risparmio sul costo del lavoro che è solo teorico poiché è assorbito dalle provvigioni della intermediazione dell’agenzia di somministrazione se non, addirittura, superato con conseguente danno erariale e sociale”.

“Riteniamo inoltre, come l’impropria modalità di reperimento del personale infermieristico risulti essere lesiva dei diritti del lavoratore, sicuramente poco qualificante per l’azienda, che non seleziona direttamente il dipendente, con serio rischio di assumere personale non idoneo al contesto, e potenzialmente dannoso per cittadini ed utenti”, conclude Scaramuccia.

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