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Salute

Ragazzini "viziati", alcol e fumo a 11 anni. E un bambino su 6 non fa mai movimento

La salute degli umbri nell’indagine delle aziende sanitarie regionali: 7 persone su 10 stanno bene. Ma l’indagine rivela che “Bacco e tabacco” nel cuore verde d’Italia sono pericolosamente da primato

Sette umbri su dieci dicono di sentirsi bene. Ma i profili di rischio non mancano. Ecco lo stato di salute della popolazione regionale nell’indagine condotta dalle aziende sanitarie dell’Umbria.

“Entrando nel dettaglio – spiegano gli autori del rapporto Carla Bietta, del servizio epidemiologia, dipartimento di prevenzione Usl Umbria1, Marco Cristofori, del servizio sorveglianza e promozione della salute, dipartimento di prevenzione Usl Umbria2 e Ubaldo Bicchielli, del servizio epidemiologia dipartimento di prevenzione Usl Umbria2– sono più soddisfatti della propria salute i giovani, gli uomini e le persone con un livello socio-economico più elevato. Notiamo poi che è cresciuto il numero di persone che fa movimento. Risulta comunque sedentario un bambino su 6, un 18-69enne su 5 e un anziano su 3. Secondo gli ultimi dati relativi a peso e altezza, si stima che siano in eccesso ponderale un bambino su 3, 2 adulti su 5 e 3 anziani su 5, con un eccesso di peso che aumenta tra le persone economicamente più svantaggiate. Tra i bambini, il confronto nel tempo dei dati relativi a sovrappeso e obesità mostra un trend in lenta ma costante diminuzione, confermato anche dal livello nazionale. Il confortevole dato è in controtendenza rispetto al resto d’Europa”.

Così a tavola

L’indagine conferma un trend negativo per quanto riguarda il consumo di frutta e verdura. Bambini, adulti ed anziani infatti ne consumano prevalentemente 1 o 2 porzioni giornaliere contro le 5 consigliate. Solamente il 2% dei bambini e il 7% degli adulti mangia le 5 porzioni di frutta e verdura al giorno raccomandate.

Alcol e fumo, i rischi

Il 25% dei quindicenni beve alcolici almeno una volta a settimana e il consumo di alcolici inizia molto presto: già ad 11 anni un ragazzo su 20 beve almeno una volta a settimana. In Umbria il 37% dei 18-69enni dichiara di non consumare bevande alcoliche, ma una persona su 6 ha dichiarato comportamenti che possono essere rischiosi. In particolare l’8% è un bevitore fuori pasto, il 3% ha un consumo abituale elevato mentre il 10% è un bevitore binge, cioè consuma 6 o più unità di bevande alcoliche in una sola occasione. Si tratta di dati superiori alla media nazionale, con un maggior rischio fra i giovani, gli uomini e persone con un livello di istruzione medio alto.

Preoccupante anche l’abitudine al fumo e i dati confermano che l’Umbria è la regione con il maggior numero di fumatori. La prima sigaretta viene accesa già ad 11 anni. Dall’indagine emerge che i ragazzi umbri che fumano almeno una volta a settimana sono l’1% degli 11enni, il 4% dei 13enni e il 22% dei 15enni. Sembrano, inoltre, fumare più le femmine dei maschi. Andando avanti con l’età si scopre che tra i 18 e i 69 anni un umbro su tre è fumatore mentre il 50% non fuma e il 20% ha smesso di fumare. Il consumo medio giornaliero è di circa 12 sigarette, tuttavia un quarto dei fumatori ne utilizza più di un pacchetto.

Le cartelle cliniche

Nel quadriennio 2014-2017 in Umbria emerge che, su 10 intervistati, 2 hanno riferito una diagnosi di ipertensione, 2 di ipercolesterolemia, 2 sono sedentari, 3 fumatori, 4 in eccesso di peso e quasi nessuno consuma 5 porzioni di frutta o verdura al giorno come raccomandato. Inoltre, quasi il 5% degli intervistati ha il diabete. Complessivamente 4 persone su 10 hanno almeno 3 dei fattori di rischio cardiovascolare e solo meno del 3% è libera dall’esposizione al rischio cardiovascolare.

Sul fronte della prevenzione dei tumori, oltre 8 donne su 10 fra i 25 e i 64 anni si sottopongono, a scopo preventivo, allo screening del tumore della cervice uterina all’interno di programmi organizzati o per iniziativa personale. In questo caso, però, l’Umbria si conferma come una delle regioni più virtuose. Ugualmente, 8 donne su 10 tra i 50 e i 64 anni ricorre alla mammografia. Dato, anche questo, al di sopra della media nazionale. Buona anche la prevenzione dei tumori colorettali, cui si sottopone il 60% dei 50-69enni intervistati.

Vaccinati, ma non troppo

Meno frequente il ricorso alla vaccinazione antinfluenzale. Appena il 5% dei residenti tra i 18 e i 64 anni si vaccina e meno del 3% effettua la profilassi di prevenzione prima dei 50 anni.  Tra gli ultra 64enni la percentuale sale al 62%: al di sotto del 75% che è la copertura raccomandata ma, comunque, al di sopra della media nazionale.

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