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Salute

Lotta al cancro, l’ospedale di Terni fa scuola in tutto il mondo grazie alle tecniche innovative del dottor Parisi

Interventi mini-invasivi, tecnologia robotica e “navigation surgery”: così il centro di chirurgia digestiva del Santa Maria combatte i tumori e salva decine di pazienti

Interventi mini-invasivi, tecnologia robotica e l’innovazione della navigation surgery: l’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni si conferma centro d’eccellenza internazionale nella lotta al cancro. In particolare, è la chirurgia digestiva a fare da caposcuola con due progetti che stanno permettendo di trattare con ottimi risultati centinaia di pazienti.

Il centro di chirurgia digestiva diretto dal dottor Amilcare Parisi è riconosciuto quale riferimento nazionale per il trattamento della patologia tumorale dell’apparato digerente con tecniche mini-invasive laparoscopiche e robotiche. La chirurgia oncologica, certamente, rientra in quella categoria di assistenza non rinviabile e che quindi necessita di una pronta e rapida risposta dalla prima visita ambulatoriale fino all’intervento e successivo follow-up oncologico.

L’azienda ospedaliera di Terni ha messo in vigore, in questo delicato periodo, tutte le misure necessarie per svolgere in sicurezza queste attività. I pazienti, fra gli altri esami, accedono alla struttura solo dopo aver seguito uno scrupoloso iter di screening clinico e strumentale per la ricerca del Sars-Cov-2. I ricoveri programmati, inoltre, avvengono in reparti “Covid-free” dove vengono eseguiti quotidianamente test di controllo sui pazienti e il personale sanitario sulla base di rigidi protocolli aziendali.

La chirurgia digestiva diretta dal dottor Parisi ha continuato quindi regolarmente la propria attività chirurgica e di ricerca scientifica in tutti i campi. Oltre ad essere centro di riferimento per il tumore del colon-retto, la chirurgia digestiva di Terni ha sviluppato da diversi anni un programma specifico per il cancro dello stomaco che è stato recentemente condiviso con la Fujian Medical University e l’Università “La Sapienza” di Roma mediante l’istituzione ufficiale di una International Gastric Cancer Unit (IGCU).

In questo campo, il dottor Parisi ha messo a punto un’innovativa tecnica chirurgica, oggetto di pubblicazioni e validata ufficialmente da diversi studi scientifici internazionali, che permette di garantire una precisa radicalità oncologica e ridurre il trauma chirurgico.

L’intervento per trattare il tumore gastrico con il sistema robotico prende proprio il nome del dottor Parisi (Parisi’s Technique) ed è ormai diventato uno standard di riferimento nell’approccio microchirurgico di rimozione completa dello stomaco, come mostrato nei risultati ottenuti su 110 pazienti ad oggi sottoposti a Terni a questa procedura.

La chirurgia dello stomaco è fra le più complesse dell’apparato digerente e necessita di un team esperto e competenze offerte solo da pochi centri e chirurghi in Italia e nel mondo. A questo, il reparto diretto dal dottor Parisi aggiunge l’esperienza ventennale nell’ambito della chirurgia mininvasiva e oltre 500 interventi per cancro gastrico effettuati solo negli ultimi dieci anni.

L’intervento sullo stomaco è svolto tutto attraverso piccole incisioni di 8 millimetri, quindi senza un’apertura completa dell’addome e utilizzando strumenti microchirurgici in grado di minimizzare il trauma sui tessuti e organi interni del corpo.

Negli ultimi anni, l’azienda ospedaliera di Terni ha investito grandi risorse nello sviluppo e innovazione della tecnologia chirurgica. Le sale operatorie sono dotate oggi dei più sofisticati strumenti di integrazione di immagini che utilizzano sistemi 3D e 4K di ultima generazione e ad altissima definizione per la visualizzazione del campo operatorio.

L’azienda ospedaliera di Terni vanta inoltre, tra i pochi ospedali in Italia, l’utilizzo dell’ultima generazione – XI – del sistema robotico “Da Vinci”.

Oltre agli aspetti tecnici, il reparto di chirurgia digestiva offre al paziente un percorso clinico di rapido recupero postoperatorio attraverso uno specifico protocollo (ERAS) che prevede la mobilizzazione fin dalla prima giornata dopo l’operazione, la graduale ripresa di un introito per bocca di liquidi e subito dopo di cibi solidi, tempi di degenza ospedaliera inferiori ad una settimana.

Il modello ternano, oggi, è preso quale riferimento per la gestione del paziente chirurgico e ha permesso alla struttura diretta dal dottor Parisi di diventare capofila e centro coordinatore di un ambizioso progetto internazionale che coinvolge oltre 30 centri e 70 operatori in tutto il mondo. Questo progetto, denominato “Imigastric”, ha creato una rete per la gestione dei pazienti con cancro gastrico attraverso un innovativo sistema web.

I pazienti inseriti in questo programma sono seguiti non solo nel corso del ricovero ospedaliero, ma anche attraverso visite ambulatoriali di follow-up periodiche in modo da valutare il decorso della malattia, la qualità di vita del paziente, lo stato nutrizionale e il suo stato fisico.

Da circa un anno, si è aggiunta un’ulteriore straordinaria tecnologia sviluppata nel contesto di uno studio di ricerca diretto da Parisi e in collaborazione con il dottorato di ricerca in “tecnologie avanzate in chirurgia” dell’Università “La Sapienza” di Roma, seguito dal dottor Jacopo Desiderio.

Presso l’azienda ospedaliera di Terni si sta infatti portando avanti un progetto all’avanguardia di “chirurgia guidata”, la cosiddetta “navigation surgery”. 

Nel caso del cancro gastrico è fondamentale infatti non solo rimuovere parte o tutto lo stomaco ma anche quelle strutture ghiandolari che lo circondano, i linfonodi, che sono sedi di potenziale passaggio delle cellule tumorali. Aspetto questo non secondario per garantire sia la radicalità dell’intervento da un punto di vista oncologico che permettere un’analisi istologica accurata sui tessuti asportati in previsione di possibili trattamenti mirati di chemioterapia post-operatoria.

La tecnica messa a punto da Parisi prevede, nel corso della gastroscopia preoperatoria da eseguire il giorno prima dell’intervento, l’iniezione endoscopica di un colorante intorno al tumore. Il colorante è in grado di diffondersi dall’area tumorale alle stazioni linfonodali, “mimando” il potenziale percorso che potrebbe essere seguito anche dalle cellule tumorali in modo da fornire una mappatura completa delle vie linfonodali dell’area interessata dalla malattia.

A questo punto entra in gioco una tecnologia unica nel suo genere, acquisita dall’Azienda Ospedaliera di Terni. Infatti, il colorante utilizzato è in realtà invisibile all’occhio umano ed è quindi solo tramite una speciale telecamera che emette un segnale nella banda del vicino infrarosso (NIR) che il tracciante reagisce emettendo una luce che appare fluorescente. In questo modo tutte le zone di passaggio del colorante appaiono evidenti e la rimozione delle vie linfonodali intorno allo stomaco risulta più sicura e agevole.

Le strutture linfonodali sono pressoché impercettibili alla normale visione nel corso di un intervento e si rimuovono seguendo quelli che sono dei piani anatomici standardizzati, lasciando poi all’analisi istologica dopo l’operazione la ricerca effettiva di queste strutture.

Differentemente, il concetto applicato alla chirurgia guidata è innovativo proprio perché porta il chirurgo a vedere dove sono realmente le strutture da asportare e con certezza la localizzazione dei linfonodi.

È una tecnologia, già applicata con successo su 20 pazienti, di cui l’azienda ospedaliera di Terni detiene uno specifico protocollo sviluppato dal dottor Parisi ed è attualmente l’unico centro italiano autorizzato alla sua applicazione nella chirurgia dello stomaco.

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