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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Rischia di perdere un rene, viaggio della speranza dalla Calabria a Terni: salvata al Santa Maria

L’intervento del dottor Pansadoro risolve una malattia che si trascinava da anni: “Episodi come questo dimostrano l’eccellenza della sanità Umbra e in questo particolare caso di quella ternana”

Sessantacinque anni, per anni ha interpellato medici ed ospedali prima di riuscire a risolvere un problema che rischiava di farle perdere un rene. È una storia a lieto fine quella che vede coinvolta una signora calabrese di 65 anni, operata nei giorni scorsi dal dottor Alberto Pansadoro, chirurgo urologo che lavora presso la struttura complessa di urologia dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, diretta dal dottor Nico. E che ricostruisce l’avventura della donna, dai primi video consulti fino al viaggio della speranza che ha risolto i suoi problemi.

alberto1-2“La signora – spiega il dottor Pansadoro - già da tempo soffriva di un problema al rene che, nonostante diversi accessi in alcuni ospedali fuori dall’Umbria, non era riuscita a risolvere”.

Su consiglio di amici si è rivolta quindi al professionista dell’ospedale di Terni. “In tempo di Coronavirus, come si sa, non è facile e alle volte non è neanche possibile spostarsi e fare lunghi viaggi e centinaia di chilometri, incerti del proprio destino e per lo più afflitta da dolori lancinanti”.

Contattato telefonicamente il medico, è stato eseguito un video consulto durante il quale l’urologo, dopo aver raccolto attentamente la storia clinica e avendo valutato anche gli ultimi esami radiologici eseguiti dalla paziente, ha capito immediatamente la gravità della situazione e il rischio che correva la signora di perdere la funzionalità di uno dei due reni.

“Pertanto, in questa fase recente in cui l’azienda ospedaliera Santa Maria si era decongestionata nella terapia intensiva e nei posti letto di ricovero dai pazienti affetti da Coronavirus, tramite un accesso al pronto soccorso dell’ospedale ed una ottimale integrazione e coordinazione fra gli urologi e medici – ricostruisce Pansadoro - la paziente ha innanzitutto risolto la sintomatologia dolorosa che la affliggeva e successivamente è stato possibile un inquadramento clinico adeguato con gli esami  radiologici necessari eseguiti sul posto”.

“Il sospetto che il trattamento della patologia fosse urgente è stato evidente e confermato, pertanto la paziente è stata sottoposta in urgenza ad un intervento endoscopico che le ha permesso di risolvere la sintomatologia algica ed ha evitato un progressivo deterioramento della funzionalità renale. La paziente ha quindi potuto essere dimessa dopo breve, avendo avuto un decorso postoperatorio regolare. Episodi come questo - commenta il dottor Pansadoro - dimostrano l’eccellenza della sanità Umbra e, in questo particolare caso, di quella ternana che si avvale di professionisti di livello e di una direzione aziendale che, nonostante tutte le difficoltà, è riuscita a gestire al meglio questo stato di emergenza nazionale con le difficoltà connesse al trattamento sanitario dei pazienti”.

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