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Lunedì, 29 Aprile 2024
Scuola

Scuole da accorpare fra Acquasparta e Montecastrilli, il “giallo” della delibera

Un provvedimento della giunta regionale del 21 dicembre scorso prevedeva la creazione di un nuovo istituto comprensivo unendo anche Avigliano Umbro e San Gemini. Poi il 29 dicembre la situazione è cambiata: i documenti

Forse un miracolo di Natale o un desiderio (realizzato in anticipo) di Capodanno. O ancora, il buon esito delle proteste della politica, del presidente del consiglio di istituto di Acquasparta, Luca Arcangeli, oppure l’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale di Avigliano Umbro, unica istituzione ad “alzare” la voce. Fatto sta che, tra il 21 e il 29 dicembre il destino del nuovo istituto comprensivo che avrebbe dovuto fondere le istituzioni scolastiche di Montecastrilli, Acquasparta, Avigliano Umbro e San Gemini, è cambiato radicalmente. E più che le polemiche che hanno segnato l’ultima parte del 2023, a parlare sono le carte. Eccole.

Nella seduta del 21 dicembre scorso, la giunta regionale – unico assente il vicepresidente Roberto Morroni - licenzia la delibera numero 1385. Oggetto del documento è la “Riforma dell’organizzazione del sistema scolastico” e dunque il “Dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2024/2025”.

Nelle nove pagine del documento vengono definiti i “criteri per la definizione (…) delle istituzioni scolastiche e dei relativi punti di erogazione delle scuole dell’infanzia, del primo e secondo ciclo di istruzione e dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti (…) in base alla "riforma della disciplina operata dall’articolo 1, comma 557 della legge 297 del 29 dicembre 2022”.

Si tratta insomma di operare degli interventi che tengano conto “del parametro della popolazione scolastica regionale, nonché della necessità di salvaguardare le specificità delle istituzioni scolastiche situate nei comuni montani (…). Le Regioni provvedono autonomamente al dimensionamento della rete scolastica (…)” anche tenendo conto delle “autonomie scolastiche attualmente sottodimensionate in relazione al parametro minimo 600 (400) e in reggenza e, più in generale, in ordine alla totalità delle autonomie in reggenza”.

Date le premesse e “preso atto del confronto attivato nelle sedute del 13, 20 e 21 dicembre presso la conferenza di servizio (Tavolo 112)” sul tavolo della giunta arriva una “proposta di dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2024-2025 in base alle proposte pervenute dai territori e a quelle sottoposte al Tavolo 112 e precisamente la riduzione delle sedi di dirigente scolastico e direttore per i servizi generali e amministrativi di sei unità rispetto al contingente attualmente assegnato”.

Nell’elenco dei sei accorpamenti compare (alla lettera E) anche il “nuovo istituto comprensivo Montecastrilli, Acquasparta, Avigliano Umbro, San Gemini derivante dall’istituto comprensivo di Montecastrilli e dall’istituto comprensivo di Acquasparta, in reggenza, proposta ampiamente condivisa con il Tavolo 122”.

La fusione avrebbe toccato i 695 alunni dell'Ic di Acquasparta (sei plessi fra infanzia, primaria e secondaria e due comuni) e i 680 alunni dell'Ic di Montecastrilli (dieci plessi fra infanzia, primaria e scuola secondaria di primo grado e due comuni). Seguono interventi di protesta della politica (fra gli altri, il citato ordine del giorno del consiglio comunale di Avigliano Umbro e le note del Partito socialista e del Partito democratico) un consiglio d’istituto aperto il 27 dicembre ad Acquasparta e una conferenza stampa indetta dal presidente dello stesso consiglio di istituto, Arcangeli, durante la quale si stigmatizza la decisione dell’accorpamento.

delibera 1385

Ecco però che succede qualcosa, perché il 29 dicembre, la giunta regionale – sempre con l’assenza del vicepresidente Morroni – licenzia un secondo atto, il numero 1415, con all'oggetto ancora il tema del “Dimensionamento della rete scolastica per l’a.s. 2024-2025” che richiama la precedente delibera 1385 (al momento non disponibile sul sito della Regione Umbria, di cui Terni Today è però in possesso di una copia cartacea). Il provvedimento ha una pagina in più (dieci anziché nove) e un allegato come la “gemella”. L’elenco degli accorpamenti è però ridotto e si compone di quattro “dimensionamenti”, poi annunciati con una nota da Palazzo Donini. Gli esiti sono i seguenti: nuovo istituto comprensivo Todi-Massa Martana, istituto comprensivo Jole Orsini di Amelia, istituto comprensivo Leonardo Da Vinci di San Giustino e il nuovo istituto comprensivo Assisi 1 e per ciechi. Niente più traccia dell’Ic Montecastrilli-Acquasparta-Avigliano Umbro-San Gemini e dell’Ic Sigillo-Valfabbrica San Benedetto.

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“Meglio così - commenta Arcangeli - anche se la battaglia va avanti perché il problema potrebbe ripresentarsi per il prossimo anno scolastico”. E soprattutto perché gli strascichi della decisione rischiano di avere ulteriore eco. Il presidente del consiglio d’istituto della Cocchi Aosta di Todi ha convocato un consiglio di istituto aperto alla cittadinanza per l’8 gennaio con all'ordine del giorno una “presa di posizione sulle vicende legate al dimensionamento scolastico” e sulle “forti criticità legate alla delibera di giunta regionale sul dimensionamento scolastico”.

LA DELIBERA SUL DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO >> atto_1415_29dicembre2023

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