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Trasporto scolastico, rischio salasso per le famiglie: ecco perché le tariffe potrebbero raddoppiare

La Corte dei conti del Piemonte: il servizio deve essere assicurato “senza oneri per gli enti territoriali interessati”. Il sindaco di Giove, Alvaro Parca, scrive ai ministeri di trasporto e istruzione: a rischio il contributo dei Comuni

“Il servizio di scuolabus è assicurato su istanza di parte e dietro il pagamento di una quota di partecipazione diretta, senza nuovi o maggiori oneri per gli enti territoriali interessati”. Poche parole che però rischiano di innescare una rivoluzione che le famiglie potrebbero pagare a caro prezzo.

Un rischio che è stato rilevato dal sindaco di Giove, Alvaro Parca, che ha così preso carta e penna e ha scritto una lettera indirizzata al ministro dei trasporti e a quello dell’istruzione.

“Una recente delibera della Corte dei conti del Piemonte, interpretando un articolo di legge – spiega Parca - assegna agli utenti la copertura completa del costo del trasporto scolastico che adesso è ampiamente sostenuto dal contributo comunale per agevolare le famiglie degli alunni. Per scongiurare tale ipotesi, che vedrebbe più che raddoppiato il costo del trasporto scolastico a carico delle famiglie, su invito dell’Unione dei Comuni ed enti montani (Uncem) i sindaci dei comuni interessati stanno inviando una lettera ai ministri competenti per modificare la legge prima dell'inizio del prossimo anno scolastico”.

“Il servizio di trasporto scolastico – è scritto nel documento - secondo la Corte va inquadrato nella categoria dei servizi pubblici locali e non in quella a domanda individuale, di modo che la quota di partecipazione finanziaria da porre a carico dell’utenza deve concorrere alla copertura integrale della spesa sostenuta dal Comune per organizzare il servizio stesso”.

“La necessità di applicare questa disciplina, scrivono i giudici, presuppone un’efficace rappresentazione dei costi e una copertura nel rispetto dei criteri generali, con la conseguenza che l’erogazione del servizio non solo non può essere gratuita per gli utenti, ma la sua copertura deve avvenire mediante i corrispettivi versati dai richiedenti il servizio, di modo che le quote di partecipazione finanziaria, correlata al servizio e poste a carico dell’utenza, dovranno completamente concorrere alla copertura integrale della spesa del medesimo”. Un po’ come succede per la tariffa sui rifiuti.

“Con la presente – si conclude la lettera - insieme a numerosi colleghi che condividono le stesse problematiche, sono a chiedervi un immediato intervento per modificare la norma vigente e permettere così alle amministrazioni locali di integrare come ritengono giusto le tariffe dello scuolabus, o anche di regalarlo alle famiglie quando ritenessero che questo servizio generi coesione e futuro stesso della comunità”.

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