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Palcoscenico e cipria: il fantasma del teatro sociale di Amelia

Tutti i grandi teatri hanno il loro 'Fantasma dell'Opera' e Amelia non fa eccezione. C'è Angelino, il simpatico fantasma che scorrazza tranquillo tra un palchetto e l’altro.

Chissà cosa ne pensa Angelino della possibile vendita del teatro sociale di Amelia? Chi è Angelino? È il vero 'proprietario' della struttura, o per meglio dire, è colui che abita da sempre la struttura. Del resto tutti i grandi teatri hanno il loro 'Fantasma dell'Opera' e Amelia non fa eccezione. E se al Teatro Massimo di Palermo si aggira l’anima di una misteriosa suora, nel paesino umbro c'è un simpatico fantasma che scorrazza tranquillo tra un palchetto e l’altro.

Famosissimo tra gli amerini, in molti ne hanno parlato. "Un curioso personaggio è imprigionato nel teatro, per respirare ancora la polvere del palcoscenico, il profumo della cipria, per ascoltare romantiche melodie… e per rimuovere un sipario, quando lo spettacolo non è di suo gradimento. Angelino, il fantasma del teatro, ha preso sul serio la sua parte e la sua recita non è finita", scriveva Igea Frezza su Pagine dell’Umbria.

È stato ribattezzato Angelino dal custode del teatro che ha sempre un gran da fare: quando accende le luci il fantasma le rispegne e quando le spegne, ovviamente, il simpatico spirito le riaccende. Ma non si limita a questo; la leggenda, infatti, narra che Angelino tema il pubblico, ragion per cui si dilegua a ogni spettacolo. Ma non ha paura degli artisti, anzi ama vederli provare e sembra che li segua di nascosto nell'oscurità della platea e tra i palchetti.

"Pare che gli piaccia molto assistere alle prove - scrive Sandra Petrignani nel suo libro 'Care presenze' - e che le segua nascosto nell’ombra nel secondo ordine di palchi. Qualche attore sostiene di averlo visto passare, avvolto nel mantello fino al naso e con un cappello a larghe tese, dietro l’ingresso di platea per salire ai piani superiori, e qualcun altro dice che, quando Angelino si accomoda su questo o quel palco, si libera del mantello con un gesto maestoso, facendolo fluttuare nell’aria e buttandoselo dietro alle spalle".

Leggenda o realtà a tutti piace pensare che Angelino se ne stia lì e che si incipri il naso in quel gioiello costruito dell'architetto Stefano Cansacchi nel 1783. Che esca a farsi una passeggiata godendo della bellissima vista sulla vallata amerina. Vendere e rischiare che cambi casa sarebbe veramente un peccato.

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