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Ternana, Stefano Ranucci sul ripescaggio: "Non vogliamo farci calpestare da nessuno"

Conferenza stampa nel pomeriggio, il presidente: stanno succedendo cose molto strane

Una conferenza stampa per chiarire cosa sta succedendo dopo la contestata sentenza del tribunale federale nazionale. Che, a seguito del ricorso presentato dal Novara, ha annullato la delibera del commissario straordinario Figc relativa punto D.4 in merito ai criteri di ripescaggio. Di conseguenza, sia la società azzurra piemontese che, seppur indirettamente, il Catania potrebbero beneficiarne a scapito delle altre (Siena e Ternana in testa, ndr)

L'incontro, al quale hanno presenziato Stefano Ranucci (presidente della Ternana), gli avvocati Massimo Proietti e Fabio Giotti, oltre all’assessore comunale allo sport Elena Proietti, si è tenuto nel pomeriggio. Ecco il resoconto.

Stefano Ranucci, le dichiarazioni

“Da quando è terminato lo scorso campionato, sono accadute cose molto strane. Nello specifico, il blocco del ripescaggio proposto dall’assemblea della Lega B alla FIGC e il ricorso presentato dal Novara al TFN. Il ripescaggio deve essere un’opportunità per le società virtuose, lasciatemelo dire, come ad esempio la Ternana. La società rossoverde ha pronte tutte le carte come la fideiussione per l’iscrizione in Serie B. È assurdo far partecipare al ripescaggio società che, negli anni passati, hanno avuto problemi. Auspico che gli amici della Federcalcio vogliano intervenire su questa vicenda. Da parte nostra, faremo del tutto per fare ricorso, dobbiamo prima aspettare le motivazioni del Tribunale federale nazionale. Se ciò non bastasse, saremo pronti a corte federale, collegio di garanzia e al Tar. Non vogliamo farci calpestare da nessuno”.

L’avvocato Giotti

“Abbiamo interpellato i legali della Federazione. Il ricorso, presentato dal Novara è totalmente inammissibile. Inoltre, Ternana e Novara non hanno il diritto sportivo di partecipare alla B (sono entrambe retrocesse, ndr). Occorre attingere dalla procedura di ripescaggio con dei requisiti ben specifici. Attendiamo le motivazioni e speriamo che la Figc si accodi".

L’avvocato Proietti

“Se servirà, non ci fermeremo alla giustizia sportiva. Se ci saranno gli estremi per procedere anche con la giustizia ordinaria, andremo al Tar Lazio. Infine, eventualmente, ricorreremo al Consiglio di Stato, quindi alla Corte Europea. Non facciamo passare dei principi contrari alla regolamentare procedura”.

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