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Martedì, 16 Aprile 2024
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Gabriele Gravina eletto presidente della FIGC, cosa cambia per la Ternana

L'ex presidente della Lega Pro a capo della Federcalcio

Habemus Presidente. Con il 97,20% dei voti validi Gabriele Gravina è il nuovo massimo esponente della FIGC. Si è tenuta nella giornata odierna, presso l’hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino, l’assemblea elettiva che ha visto l’ex numero uno della Lega Pro trionfare al primo turno. Candidato unico ha trovato sul suo percorso condivisione nel suo programma con scadenza 2020

Le riforme al centro del progetto

Uno dei nodi da sciogliere più importanti che riguardano il biennio Gravina sarà quello delle riforme. Come è noto l’ex commissario straordinario Roberto Fabbricini, lo scorso 13 agosto, aveva ratificato il cambiamento del format relativo alla serie B 2018/2019 con la modifica NOIF. Il classe 1953, nelle scorse settimane, si era battuto a più riprese a sostegno delle società “ripescande”. Nei giorni scorsi, a seguito di un incontro in Lega B, l’intenzione del neopresidente è stata quella di proseguire sulla linea indicata dalle società cadette le quali con forza hanno chiesto, ed ottenuto, una riduzione delle partecipanti. A tal proposito, nella giornata di domani, oltre ai ricorsi relativi ai ripescaggi si conoscerà il futuro dell’Entella. In caso di riammissione l’organico tornerà a venti club, altrimenti il percorso resterà il medesimo fino al termine del campionato. Cosa potrebbe accadere? Questo passaggio riguarda da vicino la Ternana e più in generale tutta la C. Al momento sarebbero quattro le società promosse, una per girone più la vincente dei play off. L’idea di Gravina è quella di proporre il nuovo format a venti compagini già dalla prossima stagione, qualora non ci fosse la riammissione dell’Entella. Ed ecco che occorrerebbe una quinta promossa dalla Lega Pro. Le soluzioni praticabili sarebbero le seguenti: spareggio tra la perdente dei play out di B e perdente dei play off di C. Duplice promozione dai play off di C senza finalissima a turno unico. Sotto certi punti di vista la sentenza del TAR Lazio risulterà decisiva per il futuro di ambo le categorie, una sorta di ago della bilancia per conoscere il nuovo format. Successivamente il nuovo Consiglio Federale dovrà adoperarsi in uno o nell’altro senso

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