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Italica Rugby, la franchigia con Terni, Young Rieti e Guardia Martana

Presentato il nuovo nome della compagine al via del prossimo torneo

Al via Italica Rugby, la franchigia con Terni, Young Rieti e Guardia Martana. Il nuovo sodalizio è stato presentato questa mattina nella sala lettura della biblioteca, a piazza della Repubblica, presenti il sindaco Latini e l’assessore allo sport Proietti che hanno portato il saluto e gli auguri dell’amministrazione e della città. Il progetto è ambizioso, si pone l’obiettivo di operare nel sociale, aggregare ed è auspicabile vincente. La franchigia non è un passo indietro, già nel Paese esistono e sono ampiamente collaudate dando buoni frutti, soprattutto nell’Italia settentrionale. La sede legale è nel Lazio che ha aperto le porte con altre realtà, blasonate e di prestigio e consente di crescere.

Il progetto di Italica Rugby

Il presidente Enrico Blasi, intervenendo durante l’iniziativa ha spiegato quanto segue :"Abbiamo deciso di proseguire la positiva esperienza cominciata nella scorsa stagione e ampliarla. Mario Pariboni è un ottimo tecnico che a Rieti conosciamo bene, uomo di grande spessore e grande preparazione a livello professionale, uno dei migliori su piazza. Con lui sogniamo il salto in Serie B, ma il progetto nasce per continuare il avviato con U16 e U18. Siamo già un bel gruppo numeroso, ma possiamo crescere ancora". 

Successivamente il presidente del Guardia Martana ossia Filippo Calzolari, ora segretario dell’Italica Rugby ha dichiarato: "La franchigia dà opportunità di lavorare con tanti ragazzi, avere un gioco di qualità e numeri in grado di portare a miglioramenti sotto tutti i punti di vista vogliamo dare ai ragazzi un ambiente sano in cui fatica, competizione, stare insieme rappresentano un'opportunità di crescita. La franchigia rappresenta il vero spirito del rugby e non è solo un fattore economico. Barbarians e Lions incarnano a pieno la filosofia dello stare insieme al di là della società di appartenenza".

Infine il patron del Terni Rugby Alessandro Betti: "La franchigia è il modo giusto per liberare risorse e sviluppare il rugby sul territorio. Viene invece presentata a torto come un cerotto dove non ci sono le capacità in termini numerici. Non è questo il caso e lo spirito. Il modello della franchigia in Italia è asfittico per ragioni economiche e di qualità, ma è un progetto in cui crediamo molto e per il quale i consiglieri del Terni Rugby nel Comitato Regionale hanno deciso di dare le dimissioni, pur restando la stima e il rispetto che tutti noi portiamo a una persona come Egiziano Polenzani"

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