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Primo Maggio e Coronavirus, la cura è il lavoro

Le testimonianze di medici, operai, commessi, vigili urbani raccolte dai sindacati dell’Umbria

È un Primo Maggio senza piazze, senza concerti e con la paura nel cuore per il Coronavirus e per gli effetti collaterali sull'economia. A poche ore dalla fase due parlano i lavoratori dell'Umbria che sono stati in prima linea e quelli che dal 4 maggio torneranno nei luoghi di lavoro per la riapertura graduale dei vari settori produttivi. Lo slogan è: il lavoro sarà la cura.

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