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La festa dell’unità nazionale: “Ma la pace è sempre più un miraggio, anzi sembra irraggiungibile”

Le celebrazioni a Lugnano in Teverina per domenica 5 novembre, il vicesindaco Alessandro Dimiziani: “Purtroppo ogni anno, nonostante le tristi esperienze del passato che ci hanno mostrato le atrocità di qualsiasi conflitto, ci troviamo a celebrare questa ricorrenza con i venti di guerra”

Domenica 5 novembre a Lugnano in Teverina si terrà la cerimonia di commemorazione dei caduti in occasione della giornata dell’unità nazionale e delle forze armate.

Il 4 novembre l’Italia ricorda l’armistizio di Villa Giusti - entrato in vigore il 4 novembre 1918 - che consentì agli italiani di rientrare nei territori di Trento e Trieste e portare a compimento il processo di unificazione nazionale iniziato in epoca risorgimentale. Nello stesso giorno terminava la prima guerra mondiale.

Per onorare i sacrifici dei soldati caduti a difesa della Patria il 4 novembre 1921 ebbe luogo la tumulazione del “milite ignoto” nel sacello dell’altare della patria a Roma. Con il regio decreto 1354 del 23 ottobre 1922, il 4 novembre fu dichiarato festa nazionale.

Il programma prevede alle 10 il ritrovo in piazza Marconi di fronte alla sede dell’Associazione combattenti e reduci, da dove partirà il corteo con le autorità civili e la banda cittadina. Il corteo giungerà in piazza Santa Maria ed entrerà nella chiesa collegiata dove verrà deposta sotto l’altare la bandiera tricolore. A seguire ci sarà il tradizionale rinfresco presso la ex chiesa del rosario.

Alle 11 verrà celebrata una messa in onore dei caduti di tutte le guerre nella chiesa collegiata. Alle 12 è prevista la partenza del corteo da piazza Santa Maria sino al monumento dei caduti, in piazza della Rocca, dove verrà deposta la corona insieme alle autorità civili, militari e religiose. Chiuderanno la cerimonia i bambini della scuola primaria di Lugnano in Teverina che reciteranno alcune poesie in memoria dei caduti.

Nel pomeriggio sarà possibile visitare il museo civico, con ingresso gratuito alla sezione della grande guerra 1915-18, dove si può conoscere la vera testimonianza tangibile di questa parte di storia, “che è anche parte integrante della memoria collettiva dei nostri paesi – spiega il vicesindaco di Lugnano in Teverina, Alessandro Dimiziani, e non deve essere dimenticata. E questo è l’obiettivo e il significato del museo della grande guerra: un passo indietro nel tempo per non dimenticare e per conoscere ciò che è stato, perché il nostro futuro sarà sempre fragile senza la memoria solida del nostro passato”.

“Purtroppo ogni anno, nonostante le tristi esperienze del passato che ci hanno mostrato le atrocità di qualsiasi conflitto – riflette ancora Dimiziani - ci troviamo a celebrare questa ricorrenza con i venti di guerra che soffiano in maniera implacabile in questo mondo. Ogni giorno, scene raccapriccianti sulle tv si accavallano a decisioni politiche altrettanto scellerate, tensioni tra popoli che, anziché placarsi, vengono alimentate dalla sete di potere di alcuni Stati potenti: la pace è sempre più un miraggio. Anzi, sembra che sia ormai impossibile raggiungerla. Ciononostante continuiamo il nostro impegno a divulgare affinché i nostri giovani crescano con la giusta consapevolezza, ricordando chi in passato ha sacrificato la propria vita per la nostra patria”.

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