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A scuola di legalità dai carabinieri

Oltre 500 studenti ternani hanno fatto visita alla caserma dei militari dell'Arma, in via Radice. Cyberbullismo, corretto utilizzo della rete e dei social network e pericoli derivanti, sostanze stupefacenti, pedopornografia, legalità ambientale sono state alcune delle tematiche trattate d

“Contributi alla formazione della Cultura della Legalità”: questo è il nome dell’iniziativa che ormai, da diversi anni, l’Arma dei Carabinieri porta avanti su tutto il territorio nazionale, collaborando con il mondo scolastico. Anche per l’anno scolastico 2018/2019, sono centinaia gli studenti delle scuole medie inferiori e superiori del territorio ternano e del circondario che sono stati interessati dal progetto: oltre

500 quelli coinvolti direttamente dai militari della Compagnia di Terni, che si sono adoperati presso le scuole e nel corso di visite guidate presso la sede del Comando Provinciale di via Radice.

Cyberbullismo, corretto utilizzo della rete e dei social network e pericoli derivanti, sostanze stupefacenti, pedopornografia, legalità ambientale, educazione civica e funzioni di polizia, tutela del patrimonio culturale, sicurezza stradale, diritti umani, sono le tematiche trattate dai militari che hanno visto l’interessata partecipazione dei ragazzi, che hanno potuto esaudire ogni curiosità e rivolgere numerose domande ai carabinieri. Poche ore insieme, quelle passate dai carabinieri con i giovani studenti, ma certamente proficue, utili a suscitare delle riflessioni ed a tracciare dei passi nella strada dell’educazione alla vita. L’Arma dei Carabinieri, sin dalla sua nascita, afferma non solo il suo essere forza di polizia ma, soprattutto, la sua vocazione sociale, vicina da sempre ai cittadini ed ai loro bisogni, secondo la sua estesa vocazione di protezione delle popolazioni.

Nel corso delle visite guidate, gli studenti hanno potuto vedere dal vivo e toccare con mano le “gazzelle” della Sezione Radiomobile, assistendo entusiasti alla spiegazione ed alla dimostrazione pratica del funzionamento dei vari strumenti ed equipaggiamenti in dotazione: da quelli necessari al rilevamento degli incidenti stradali, a quelli utilizzati per predisporre i posti di blocco e di controllo, per finire con il sistema “Odino”, il tablet che consente il collegamento diretto con la Centrale Operativa e che i militari in controllo del territorio utilizzano per inserire e reperire informazioni dalle banche dati di polizia.

Agli studenti, che hanno avuto modo di visitare i locali della Stazione Carabinieri, le camere di sicurezza, la Sezione Radiomobile, nonché la Centrale Operativa, sono state inoltre simulate ed illustrate tutte le operazioni compiute dai Carabinieri allorquando procedono a portare in caserma una persona da sottoporre a controllo, mostrando loro lo scanner per la rilevazione delle impronte digitali e lo spis, l’apparecchiatura per il fotosegnalamento e la rilevazione dei dati biometrici, nonché il kit per il prelievo del DNA.

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