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Alberature pericolose in via Lungonera, Filipponi: "Qual è il parere dell'Afor sull'abbattimento?"

Il Pd ha rivolto al sindaco Latini e alla giunta un'interrogazione scritta per conoscere quali siano le priorità rispetto a interventi e tipologie delle alberature di compensazione

"Qual è il parere dell'Agenzia forestale regionale dell'Umbria rispetto all'abbattimento degli alberi in via Lungonera? Qual è la modalità di smaltimento e recupero del legno?". Sono queste le prime domande che il capogruppo del Partito Democratico, Francesco Filipponi, insieme a Vladimiro Orsini, Tiziana De Angelis e Paolo Angeletti, hanno messo per iscritto nell'interrogazione diretta al sindaco, Leonardo Latini, e alla giunta.

"Vogliamo che Terni torni a essere una città che guarda avanti e che investe sul suo futuro. E non c'è migliore immagine per rappresentare questo spirito che piantare alberi". Con queste premesse, questa mattina, il Comune di Terni ha lanciato il progetto "Terni Verde 2018-2023" che tuttavia parte per far fronte a un'emergenza. Ovvero la pericolosità dei pini di via Lungonera Savoia dove ieri mattina sono iniziati i lavori per abbattere 44 piante.

Non sono solo queste le risposte che il Pd sta cercando. Sebbene al momento l'ordinanza con cui è stata chiusa al traffico via Lungonera Savoia - con doppio senso istituito in via Piave - sarà valida fino al 31 agosto, i tempi potrebbero essere più lunghi. Potrebbero volerci più di cinque giorni per completare l'intervento, perché in alcuni tratti, i grossi rami minacciano le case. Ed è qui che torna a battere l'opposizione. "Quali sono le tempistiche?". Ma soprattutto ciò che vogliono sapere sono le modalità che l'amministrazione intende utilizzare per far fronte alla mappatura delle alberature pericolose, premettendo che i pini di via Lungonera Savoia sono considerati di classe 'D', cioè a rischio di cadute. Questi però non sono gli unici in città a essere considerati di classe 'D' e per questo il Pd richiede all'amministrazione di far valutare ad Afor le condizioni di queste alberature.

L'INTERROGAZIONE COMPLETA: "Programma provvedimenti su alberature"

L'abbattimento è reso necessario dalla pericolosità degli alberi che sono sostanzialmente sbilanciati e hanno chiome che con il tempo si sono fatte sempre più pesanti. Il Pd premette che: "Secondo quanto dichiarato dall’esecutivo, dopo il taglio si procederà all’eliminazione delle ceppaie con ‘carotatrici’ e successivamente agli interventi di ‘compensazione’ rispetto alla perdita di un patrimonio arboreo storico, ovvero al rifacimento dei marciapiedi danneggiati dalle radici dei pini e la sostituzione delle vecchie alberature con altre piante di ‘terza grandezza’, anche per consentire lo sviluppo dei lecci presenti che, fino ad oggi, sono stati ‘sottomessi’ dai grandi pini". Filipponi e gli altri non tardano anche a sottolineare come "nel 2017 l'ex giunta avesse approvato il progetto (da 300mila euro) definitivo di riqualificazione e messa a dimora di nuove essenze arboree nel centro urbano. Questo piano di piantumazioni rientra nel protocollo d'intesa tra Comune e Afor che prevede una serie di funzioni e servizi tra cui la tutela del patrimonio arboreo urbano e relativi intreventi per il controllo, la messa in sicurezza e il reimpianto".

"Essendo quindi cura dell'amministrazione comunale redigere un piano di interventi secondo il grado di pericolosità e di conseguenza delle nuove piantumazioni in compensazione" il Pd richide al sindaco e alla giunta "di conoscere le priorità rispetto agli interventi, e alle tipologie di nuove alberature in compensazione e di apprendere se gli interventi futuri rientreranno nel protocollo con Afor, o se alternativamente verranno utilizzati altri strumenti e con quali caratteristiche". 

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