Affitti a Terni: “Via Gramsci la più gettonata. Studenti, infermieri e lavoratori di Ast e Faurecia i principali richiedenti”

Un mercato complesso quanto variegato che risente delle conseguenze della pandemia, soprattutto da un punto di vista della domanda di immobili. La necessità di affittare una casa è rimasta pressoché invariata, nonostante le criticità dettate dall’emergenza sanitaria. A seguito del lockdown e delle contestuali restrizioni sono mutate le categorie di richiedenti, seppur in modo temporaneo. Con la ripartenza si sta progressivamente tornando alla normalità anche se, purtroppo, gli effetti del Coronavirus si sono fatti sentire, soprattutto a livello economico.

Ad intervenire alla nostra redazione di www.ternitoday.it Romano Piacentino, titolare dell’agenzia Solo Affitti di Terni che ci consente di fare un quadro generale del mercato dei contratti di locazione: “Rispetto al periodo afferente alla pandemia, a livello sia nazionale che locale, non abbiamo riscontrato particolari cambiamenti sotto l’aspetto puramente lavorativo. Siamo rimasti chiusi circa tre mesi, a causa del lockdown, soddisfacendo comunque le esigenze della clientela in modalità da remoto. Sono pervenute delle richieste principalmente da una serie di categorie di persone come infermieri e medici”.

La principale differenza notata: “Purtroppo gli effetti provocati dalla pandemia, da un punto di vista economico, si riverberano anche sul nostro settore. A fronte di una domanda sempre più numerosa si assiste ad un’offerta in diminuzione. I proprietari delle abitazioni chiedono di essere tutelati maggiormente, andando a verificare la sicurezza economica detenuta (o meno) dal potenziale inquino. Inoltre anche l’avvento del Superbonus ha un pochino inficiato sul mercato generale”.

Le caratteristiche dell’abitazione ideale: “Giardino e terrazzo, magari grande. Il motivo è dettato sempre dall’emergenza sanitaria. Come è noto gli spazi si sono fortemente ristretti durante il lockdown. Chi abitava in locali angusti, senza la possibilità di poter avere margine di manovra, ha poi risentito di questa mancanza”. Le zone maggiormente spendibili: “Una su tutte quella semiperiferica che fa riferimento a via Gramsci ma coinvolge anche Giandimartalo di Vitalone. Di sicuro tutta la vasta area di Borgo Rivo, dove si trovano delle costruzioni coincidenti con le richieste dei clienti (menzionate in precedenza ndr) ed alcune aree del centro. Infine l’ospedale che richiama soprattutto gli studenti ed i lavoratori del nosocomio cittadino”.

Il prototipo di cliente: “Al netto di single o coppie tengo a specificare – afferma Piacentino – il buon numero di richieste da parte di lavoratori o studenti fuori sede. Ci sono diverse persone che sono venute a lavorare per Faurecia o Acciai Speciali Terni. Inoltre diversi ingegneri, provenienti dall’esterno, che magari iniziano un periodo di stage. Altra peculiarità afferisce alla tipologia di appartamento. Non va più un locale che si affitta com’è. Deve essere minimante curato o, se necessario, anche ristrutturato”. Ed i prezzi?: “Un pochino innalzati proprio perché l’offerta è diminuita. A Terni, ad esempio, vanno per la maggiore le locazioni a canone concordato”.

Opzione condomini: “Vengono scartati soprattutto quelli con l’impianto di riscaldamento centralizzato. Pensiamo ad esempio ad un lavoratore fuori tutto il giorno, il quale deve pagare la sua quota quando ne usufruisce per una parte davvero residuale. Sui palazzi dove il riscaldamento è autonomo invece, naturalmente, c’è fermento”. Infine un giudizio sulla città: “Sicuramente positivo, anche dai feedback che riceviamo. E’ possibile muoversi tranquillamente con mezzi pubblici e privati e raggiungere ciò che si desidera in poco tempo. Particolarità che aiutano anche quando proponiamo gli immobili. Ad esempio Borgo Rivo rappresenta una sorta di paese a sé stante. Non sussiste una grossa esigenza di venire in città poiché tutti i servizi, le attività commerciali sono concentrare all’interno”.