Terni, le assessore Aniello ed Altamura in soccorso di una donna: “Pronte a lottare per vedere garantiti i diritti dei più fragili”
Il racconto di Viviana Altamura: “Siamo andate in psichiatria per parlare con la donna nigeriana di via della Bardesca”
Un nuovo aggiornamento fornito da Viviana Altamura, a seguito della vicenda che interessa una donna nigeriana, nota soprattutto ai residenti di via della Bardesca. L'assessore con delega alle politiche sociali, insieme alla collega Mascia Aniello, sta monitorando da vicino la situazione, cercando di trovare una soluzione adeguata. “Vi racconto ciò che è successo stasera (ieri ndr ) perché è bene sapere l'impegno e la dedizione con cui la nostra giunta sta operando sul territorio. Alle 19,30 e fino alle 21 circa – racconta all'interno di un post comparso sui social - insieme all'assessore Mascia Aniello che ringrazio per il supporto e la collaborazione, siamo state in ospedale, precisamente in psichiatria per parlare con la donna nigeriana di via della Bardesca”.
Il motivo preponderante della visita: “Volevamo convincerla a farsi aiutare e a non tornare in strada dopo le dimissioni. Ci siamo volute andare da sole, senza assistenti sociali o forze dell'ordine perché crediamo fortemente in ciò che facciamo. Per prima cosa abbiamo parlato con i sanitari, i quali si sono notevolmente stupiti nel vedere due assessori al reparto. Non era mai capitato, hanno aggiunto”.
Ed ancora: “Siamo andate da lei con dei biscotti, un piccolo e banale pensiero per farla sentire accolta. Ci ha sorriso e detto tante volte grazie. Successivamente si è seduta ed ha iniziato ad ascoltarci”. La riflessione a margine dell'incontro: “Apparentemente la donna sta 'bene' dal punto di vista sanitario. Nulla di rilevante. Tuttavia dietro questa 'apparenza', Dio solo sa la sofferenza che ha vissuto e che ancora vive. Infine con le sue parole, a mio avviso un po' confuse, ha espresso il desiderio di tornare nella sua terra. Tanti anni fa è stata portata via. Le abbiamo detto che ci saremo attivate per aiutarla - conclude Viviana Altamura - perché l'indifferenza non ci appartiene e siamo pronti a lottare per vedere garantiti i diritti dei più fragili”.