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Impresa di un corridore ternano: “Diciannove ore in biciletta per entrare nella hall of fame al primo tentativo”

La gioia di Alessio Fioretti che è riuscito a portare a compimento l’impresa dell’Everesting dopo aver scalato per dodici volte la salita di Colle Bertone

Una grande impresa compiuta, a seguito di uno sforzo davvero enorme. Il portacolori della Triono Racing Team ossia Alessio Fioretti è entrato nella hall of fame dell’Everesting, dopo aver completato una distanza di 262 km, in 19 ore e 55 minuti per un dislivello complessivo di 9053 metri, superiore dunque al tetto fissato di 8841 metri, pari all’altezza del monte Everest. Alla redazione di www.ternitoday.it l’atleta racconta l’esperienza vissuta, una volta aver percorso per dodici volte la salita di 11,5 chilometri che dalla località di Rosciano porta a Colle Bertone.

Il racconto: “Sono partito venerdì 10 giugno, di prima mattina e ho terminato alle 2,45 del giorno dopo. Dalle 5.30, orario di inizio della prova alle 11 ho pensato esclusivamente a non cadere poiché la strada era bagnata e sentivo un gran freddo. Poi la situazione si è stabilizzata e nel contempo sono iniziate le prime crisi. Fortunatamente è uscito il sole e le preoccupazioni, con il passare del tempo, un po' sopite. Mentre ascoltavo la musica ho cercato di non pensare alla fatica fatta, guardandomi intorno. Il panorama è davvero suggestivo, uno spettacolo che fa bene al cuore. Per le ultime cinque ascese c’era la mia compagna accanto. Dalla macchina ho ricevuto supporto ed anche un po' di luminosità dai fari della macchina. Ero provato soprattutto a livello fisico, più che mentale”.

Everesting: “Una disciplina dell’ultracygling che consiste nell’effettuare una serie di ripetute, sulla stessa salita, per raggiungere complessivamente gli 8841 metri, altezza pari al monte Everest. Complessivamente il tempo di movimento è stato di 16 ore e mezzo poiché è possibile fermarsi. L’unica regola infatti è quella di non dormire, durante la prova. Non esiste un tempo massino sul quale rientrare. Necessario dunque sapersi gestire, soprattutto quanto subentrano i momenti di difficoltà. La salita affrontata è abbastanza irregolare. All’inizio è piuttosto dolce per poi arrampicarsi con strappi anche superiori al 10%. La parte più complicata è dopo l’abitato di Polino con le pendenze più arcigne.”

Una decisione che parte da lontano e la capacità di riuscire a centrare l’impresa, al primo tentativo: “Nel 2019 ho iniziato ad avere una serie di problemi ed il dottore mi ha consigliato di fare attività fisica. Sono circa 14 mesi che vado in bici ed ho partecipato all’Abruzzo Race Across Italy, su una distanza di 300 km”. Una sorta di preparazione all’Everesting: “Non pensavo di riuscire al primo tentativo. La presenza della mia compagna, dalle 21.30 circa, semplicemente fondamentale. È stata molto paziente nel seguirmi ed illuminare la strada. Un vero e proprio lavoro di squadra” aggiunge Alessio. “Devo ringraziare Leonardo Chieruzzi ossia il preparatore che ha seguito tutte le fasi antecedenti alla prova. Abbiamo iniziato con degli allenamenti mirati, nei mesi antecedenti. Il mercoledì facevo le ripetute fino ai prati di Stroncone per la resistenza. Il giorno seguente andavo ad allenarmi sulla corta di Cesi, per aumentare la potenza di gittata”.

Sfida personale vita: “Sabato scorso ho inviato i dati e la domenica è arrivata l’omologazione. Una volta giunta l’attesa notizia siamo andati a festeggiare proprio a Colle Bertone con la famiglia. Sono davvero felice di esserci riuscito. Tengo a ringraziare il presidente Ernelio Massarucci e tutti coloro i quali mi hanno sostenuto”. Al prossimo traguardo!

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