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Incubo piccioni, Palazzo Spada passa al contrattacco

Niente cibo, dissuasori negli edifici pubblici e “gel ottici”. Ma anche gabbie e abbattimenti selettivi: ecco le armi per contrastare i colombi

Anche i piccioni sono un’emergenza. Che genera un “impatto su decoro urbano, pulizia e salute pubblica”.  Voti favorevoli, Per questo il consiglio comunale ieri pomeriggio ha approvato un atto -  contrari e 3 astenuti – che impegna il sindaco e la giunta ad attuare “quanto previsto dal Piano regionale di controllo in ordine alla cattura e soppressione di un certo numero di esemplari” di colobi di città.

Il piano a cui si fa riferimento è stato elaborato dal Servizio forestale e faunistico della giunta regionale ed ha una durata quinquennale (2017-2021). Il dossier parte da un monitoraggio – seppure incompleto – della popolazione dei piccioni in Umbria. Si parla di circa centomila capi per una stima al ribasso che non tiene conto degli animali presenti nei centri storici delle città. Passando poi per una conta dei danni – dal Ternano non sono arrivati né monitoraggi né denunce – e poi facendo una rassegna dei metodi più frequenti per contenere il colombo di città.

PIANO-DI-CONTROLLO-COLOMBO-CITTA-2

“Accanto alle azioni di educazione culturale e sanitaria rivolte al cittadino e al turista (ad esempio: l’installazione di specifica cartellonistica che indichi il divieto di alimentazione), in ambito urbano vanno attuate una serie di azioni volte ad ostacolare l’accesso alle risorse trofiche (in particolare quelle idriche) e spaziali che favoriscono il sostentamento delle colonie di colombi”. Il piano elenca dunque una serie di interventi come predisporre divieti per la somministrazione di cibo o intervenire per chiudere spazi di edifici abbandonati dove gli animali potrebbero nidificare. Ma porta anche altri esempi di “metodi ecologici” come ad esempio il “gel ottico” che si sta sperimentando a Todi. Sottolineando il divieto di utilizzare “pesticidi” o “veleni”.

“Il ricorso esclusivo ai metodi ecologici incruenti di contenimento numerico – sottolinea poi il piano – può comportare tempi medio-lunghi per poter ottenere effetti tangibili. La rimozione di un determinato numero di esemplari attuata in affiancamento alle misure strutturali (metodi ecologici) può accelerare i tempi di conseguimento di un determinato obiettivo di densità sostenibile e, con ciò, permettere di apprezzare una limitazione degli impatti e dei conflitti in tempi più celeri. In questa accezione si ritiene accettabile affiancare alle sopra indicate azioni incruente, la cattura in vivo (seguita dalla soppressione) di una frazione di colombi mediante impiego di gabbie-trappola selettive attivate con esca alimentare. L’avvio della campagna di trappolamento deve prevedere una fase di pre baiting disponendo il mangime (grano, cereali, pane raffermo) per alcuni giorni prima di posizionare la trappola. Appena i piccioni avranno familiarizzato con il sito di adescamento (luogo poco frequentato e poco visibile), potrà essere posizionata la trappola e successivamente attivata”.

“L’approvazione a larga maggioranza dell’atto di indirizzo da me presentato – commenta Orlando Masselli (Fdi) - va nella direzione di restituire decoro a questa città utilizzando uno strumento legale e che va al di là di ogni pretestuoso pregiudizio. Ringrazio pertanto i colleghi consiglieri che hanno contributo a questo risultato che porterà, mi auguro in breve tempo, ad avere una città più pulita ed igienicamente più sicura non dimenticando infatti che questi volatili sono portatori, purtroppo, di gravi malattie, come la salmonella e le parassitosi”.

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