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Allievi e insegnanti del "Briccialdi" risuonano in piazza. Gatti: "Stiamo per entrare nella serie A dei conservatori"

Celebrazione in grande stile della festa del 2 giugno per gli allievi e insegnanti dell'istituto musicale dopo le restrizioni causate dalla pandemia. Per la statalizzazione del "Briccialdi" manca solo la firma del presidente del consiglio"

Festa della Repubblica, in piazza della Repubblica, sulle note della banda formata dagli studenti e insegnanti dell'istituto musicale "Briccialdi" di Terni. Un trinomio che ha fatto convogliare al centro della città centinaia di persone che hanno reso omaggio non solo alla festa del 2 giugno, ma al percorso formativo e alla tradizione musicale del conservatorio ternano. 

La banda sinfonica, diretta per l'occasione dal maestro Filippo Cangiamila (direttore della Banda nazionale dell’Esercito) e composta da 51 elementi tra studenti, ex allievi e insegnanti, ha passato in rassegna un repertorio che spaziava dal brano “2 giugno” di Lacerenza, alla "Sinfonia per banda" di Ponchielli, quindi la sinfonia "La battaglia di Legnano" di Verdi, alla celebre "Pomp Circumstance" di Elgar, alla marcia “In musica est vita” di Cristiano, "Preghiera" di Cangiamila e la "Vita è bella" di Piovani. Un concerto che ha visto la presenza istituzionale del vice sindaco, Andrea Giuli, dell'assessore alle politiche giovanili, Elena Proietti, e del questore di Terni, Bruno Failla, che si è concluso con una versione coinvolgente dell'inno di Mameli.

I nomi dei membri dell'orchestra sinfonica

Eccoli, allora, i nomi dei membri della banda sinfonica del "Briccialdi" che, con le loro note, hanno fatto soffiare un vento di speranza dopo il periodo grigio della pandemia.

Ottavino: Aurora Sciaboletta. Flauti: Giulia Orlandi, Emanuele Orsini, Maria Diletta Rossini e Sofia Spanò. Oboi: prof. Andrea Mion e Maurizio Paluzzi. Fagotti: Giulio Manuzzi, Massimo Arrighi e Alessandro Fantozzi. Clarinetti: Alfredo Natili, Leonardo Bizzoni, Marco Corsalini, Andrea Sciarra, Sofia Cocco, prof. Paolo Venturi, Alessandro Petrucci, Filippo Santacroce, Manuela Saveri, Aurora Canali e prof. Renato Settembri.

Clarinetto basso e sassofoni: Roberto Petrocchi, Francesco Desideri, Jacopo Cento, Giacomo Pieri, Marco Sinolfi, Samuele Giuliobello e Gianni Mancini. Alle trombe: prof. Andrea Di Mario, Gabriele Annibali, Alessandro Falaschi, Gabriele Trastelli, Flavio Simonetti e Niccolò Testa. Corni: Marco Venturi, Claudia Quondamangelo, Catia Bertolini e Fausto Ricci.

Tromboni: Andrea Carnicelli, Alessio Angelini e prof. Massimiliano Costanzi. Euphonium: Emanuele Valentini e Riccardo Fabbri. Tuba: Costanzo Pietrantoni, Manuel Papetti e Guglielmo Pastorelli. Percussioni: prof. Pasquale Bardaro, Dimitri Fabrizi, Cristiano Rossi, Giacomo Giombolini e Franco Cardaropoli.

Gatti: "Manca solo la firma di Draghi per concludere il processo di statalizzazione"

Soddisfazione per il direttore del Briccialdi, Marco Gatti, che vede il 2 giugno come giornata di svolta per un nuovo futuro del conservatorio: "Grande gioia poter tornare a suonare in piazza, ma soprattutto grande felicità per questi nostri ragazzi per troppo tempo confinati nelle loro case e aule senza poter esprimere in pubblico la loro arte nella città per la città, e "figli" di un conservatorio che entrerà a breve nella serie A degli istituti musicali".

Il cenno finale è relativo al processo di statalizzazione dell'istituto: "Siamo agli sgoccioli. Manca solo la firma del presidente del consiglio dei ministri che darà avvio agli ultimi atti di tutto questo lungo e sofferto procedimento".

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