rotate-mobile
Attualità Amelia

Coronavirus, Laura Pernazza (Amelia): “La telefonata dell’imprenditore edile il momento più toccante vissuto”

Il sindaco analizza la situazione: “Tante arrabbiature per il mancato rispetto delle normative da parte di alcuni. Una grande risposta della nostra comunità sotto il profilo della solidarietà”

Un territorio tra i più vasti dell’intera provincia di Terni all’interno del quale fascino, tradizione e suggestioni paesaggistiche ne dettano le peculiarità. Ad Amelia: “La situazione è molto tranquilla. Abbiamo attualmente due casi positivi e ci possiamo considerare fortunati”. Il sindaco Laura Pernazza fotografa il momento storico attraversato, da un punto di vista epidemiologico, ricordando come le settimane passate siano state piuttosto incandescenti: “Le voci si rincorrono in maniera repentina, come accade in queste circostanze. Mi hanno scritto tantissime persone per cercare di capire cosa stava accadendo. Successivamente quando ho diffuso il comunicato ufficiale la situazione si è un po' tranquillizzata”. Il riferimento agli operatori sanitari del punto di primo soccorso dell’Ospedale di Amelia venuti a contatto con la signora di Orvieto, risultata positiva e purtroppo poi deceduta all’ospedale di Terni, sottoposti a tampone con successivo esito negativo.

“Sono stati riscontati tre casi, all’interno di un nucleo familiare residente in una zona di compagna. Purtroppo quando abbiamo constatato il decesso della persona anziana è stato un brutto colpo. Ero frequentemente in contatto con i membri della famiglia. Quando si muore da soli all’ospedale è davvero triste, senza neppure poter celebrare il funerale”.

“Le arrabbiature sono giornaliere con i miei concittadini – afferma Laura Pernazza - Faccio riferimento a chi non rispetta le regole di distanziamento sociale, soprattutto i giovani i quali faticano a stare a casa dopo tante settimane. Quando li vedo in compagnia provo particolarmente rabbia e penso che i genitori dovrebbero essere più incisivi nel fargli capire il contesto in cui stiamo vivendo. Io ho una ragazza di 17 anni rimasta a casa e rispettosa di tutte le norme”. Sulla situazione creatasi con Giove: “Ne ho sentite di tutti i colori, mi hanno tacciata di essere anche razzista poi abbiamo visto come sono andate le cose. Rifarei tutto perché prima di tutto viene il rispetto delle regole. Come è noto, per due giorni, non hanno potuto beneficiare dell’alimentari presente nel loro municipio. Chiedevano di spostarsi ad Amelia ma non era possibile come è evidenziato nelle direttive. Ci siamo messi a completa disposizione portando loro direttamente la spesa con la nostra Protezione civile. Una scelta difficile da adottare ma giusta anche per come si sono evolute le cose, anche da un punto di vista sanitario”.

“Tante le iniziative di solidarietà che mi hanno particolarmente colpito: dalla raccolta del cibo, aiuto consegna domicilio, distribuzione mascherine per citarne alcune che testimoniano come la comunità si sia unita. Particolarmente toccante la telefonata con un imprenditore edile, papà di tre figli con un unico stipendio. L’ho riportata su facebook, mi sono immedesimata in lui e sentita disarmata quando mi ha comunicato che aveva un’autonomia di quindici giorni, da un punto di vista di risorse economiche a disposizione”.

Sui buoni spesa: “Ci siamo comportati come il buon padre di famiglia. La distribuzione è avvenuta seguendo regole iper stringenti onde evitare che qualcuno se ne approfittasse. Sono stati dispensati a chi non aveva reddito e neanche 2000 euro sul conto corrente. Alla fine circa duecento famiglie sono state coperte computando anche un pacco alimentare. Non tutte le risorse impiegate perché non sapevamo e non lo sappiamo tutt’ora se il Governo provvederà ad una ulteriore redistribuzione. Altre famiglie sono state raggiunte dai pacchi spesa, si tratta di soggetti seguiti dai servizi sociali che detengono un reddito basso e richiedevano ad esempio la riduzione delle bollette”.

Il sindaco nei giorni scorsi è anche intervenuta sui canali nazionali per un problema molto importante il quale riguarda il territorio: “Si tratta di gruppi di cinghiali che si avvicinano nei centri abitati perché mossi a cercare cibo. C’è grande preoccupazione e contestuali danni economici che possono provocare ricordando anche che possono mettere a repentaglio la sicurezza e la salute dei cittadini”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, Laura Pernazza (Amelia): “La telefonata dell’imprenditore edile il momento più toccante vissuto”

TerniToday è in caricamento