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Terni, 171° anniversario della polizia di stato: “Al centro del nostro agire quotidiano c’è sempre il cittadino”

L’evento è stato preceduto, come ogni anno, dalla deposizione della corona al monumento dei caduti in via Antiochia

Il teatro Secci ha ospitato la cerimonia dedicata al 171° anniversario della fondazione della polizia di stato. L’evento svoltosi nel corso della mattinata di oggi, mercoledì 12 aprile, è stato preceduto - come ogni anno - dalla deposizione della corona al monumento dei caduti in via Antiochia, nel piazzale antistante la Questura.  A tal proposito il questore Bruno Failla, insieme a Prefetto Giovanni Bruno, hanno reso omaggio alla memoria dei caduti della polizia di stato, al suono del “Silenzio” interpretato dal trombettista Gabriele Trastelli, studente dell’Istituto “Briccialdi”.

La cerimonia si è poi spostata al Caos dove è stata allestita una vera e propria “cittadella della polizia” attraverso stand espositivi delle diverse specialità, automezzi e moto di servizio, con esibizioni delle unità cinofile e con la sezione polizia stradale di Terni che ha mostrato ai ragazzi delle scuole, i comportamenti corretti da seguire in strada. All’interno del Secci, alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose, dopo la lettura dei discorsi del capo dello stato, del Ministro dell’Interno e del capo della polizia, il questore ha illustrato l’attività svolta, ringraziando il personale per l’impegno che mette ogni giorno nel proprio servizio, inteso più come una missione, che come un lavoro.

Il questore ha poi presentato l’opera dall’artista Orietta Tribolati, in arte Rubinia, realizzata per il 171° anniversario della polizia di stato, una copia autografata della quale, è stata donata a tutti i partecipanti; l’artista ha voluto rappresentare, in un simbolico abbraccio che cinge la città – raffigurata attraverso i suoi monumenti più importanti – e i suoi abitanti, il servizio reso dalla polizia di stato ternana a tutela della garanzia e della sicurezza delle persone.

Dopo la consegna delle onorificenze al personale, che si è messo in luce per le proprie doti professionali e per lo spirito di sacrificio dimostrato, l’intervento del giornalista Giuseppe Rinaldi, autore e conduttore di programmi televisivi che ha intervistato l’assistente capo coordinatore Fabrizio Binnella della sottosezione Polizia Stradale di Orvieto e l’agente scelto tecnico Roberta Gelsomini dell’ufficio minori della Questura di Terni. I due poliziotti hanno raccontato le loro toccanti esperienze, in cui all’altissima professionalità dimostrata, si è aggiunta anche una elevata sensibilità personale; esperienze, anche tragiche, ma che hanno avuto un esito positivo, che ha portato anche alla nascita di nuove amicizie.

A seguire, le performance musicali e teatrali di musicisti dell’Istituto Superiore di Studi musicali “G. Briccialdi” Marco Mari, Jacopo Cento, Samuele Giuliobello e Gianni Mancini, che hanno eseguito brani di George Gershwin, del cantante e autore della Preghiera del Poliziotto, Massimo Bizzarri e del cantautore Roberto Ambrosi, in arte APO, e dell’attore e autore teatrale Stefano de Majo. La cerimonia si è chiusa con il Canto degli Italiani, l’Inno di Mameli, interpretato dal Tenore Paolo Macedonio.

Anche quest’anno, la cerimonia ha rappresentato un’ulteriore occasione per avvicinare la polizia di stato alla gente, nello spirito che anima lo slogan adottato ormai da molti anni: “Esserci sempre”, perché, come ha scritto nel suo discorso il capo della polizia, direttore generale della pubblica sicurezza ossia Lamberto Giannini: “Al centro del nostro agire quotidiano c’è, e lo ribadisco con forza, il cittadino con i suoi bisogni e aspettative, con le sue difficoltà e con la sua voglia di partecipazione ai destini del nostro paese”.

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