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Asm in vendita, c'è il bando: sul mercato fino al 49 per cento delle azioni. Le reazioni

La municipalizzata si prepara a ricevere "manifestazioni di interesse" per la cessione di quote societarie. Politica in fibrillazione

Cercasi socio pronto a rilevare fino al 49 per cento di Asm. La municipalizzata di proprietà del Comune di Terni ha infatti predisposto un bando, che dovrebbe essere pubblicato a ore, per ricevere "manifestazioni di interesse" per la vendita di quote della società tra il 35 ed il 49 per cento del totale azionario.

La notizia della messa sul mercato della società circolava da qualche settimana ma è stata ufficializzata oggi intorno all'ora di pranzo, dopo la decisione assunta dal management. Notizia che ora dovrà completarsi con i dettagli del bando ma che sta già mandando in fibrillazione il mondo della politica.

Le reazioni

"Sarebbe la fine del servizio pubblico locale - commenta Francesco Filippini, capogruppo PD in consiglio comunale - Verificheremo e se rincontreremo fondatezza ci batteremo con ogni mezzo".

"Come le cavallette che coprono la terra così tanto che non si può più vedere il suolo - tuonano dal Movimento 5 Stelle di Terni -. Le cavallette leghiste oggi divorano ogni albero che germoglia nella campagna ternana e riempiono le case dei ternani. Dopo la privatizzazione del SII, con le tariffe dell'acqua arrivate alle stelle e tra le più alte in Italia, adesso tocca all'ASM. Singolare che proprio la vendita del SII doveva servire per salvare l'ASM. Adesso ci chiediamo la vendita di ASM cosa dovrebbe salvare. La multiservizi partecipata del Comune cerca partner industriali tramite un avviso pubblico finalizzato a individuare un operatore economico. Dopo l'acqua e i servizi ospedalieri, la Lega a Terni continua il processo di privatizzazione dei servizi pubblici. Non ci stupiremmo se domani cominciassero anche a privatizzare l'aria che respiriamo".

"La cosa per me più insopportabile in politica - scrive Alessandro Gentiletti, capogruppo di Senso Civico in consiglio comunale - è non rispettare la parola data e non avere il coraggio di rivendicare le proprie decisioni. Quando durante la privatizzazione delle quote di gestione dell'acqua dissi che il vero obiettivo dell'amministrazione era privatizzare ASM in tanti mi risposero che non era vero. A quella seduta il sindaco non prese neanche la parola. Quando nelle settimane scorse incalzavo ad ogni commissione gli assessori e il sindaco perché sul tema parlassero chiaro ai ternani, sentivo cambiare discorso. Oggi scopriamo che invece avevamo ragione. Oggi viene data la notizia che già sapevamo. Come sempre analizzeremo la situazione, offriremo la nostra proposta alternativa e daremo battaglia, senza sosta, in Consiglio comunale. Insieme alla città.

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