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“Boom” di rifiuti in strada causa Covid, il Comune di Terni deve comprare più cestini

“Crescita consistente” di immondizia all’aperto che spesso viene dispersa “con conseguente incremento delle operazioni di raccolta e spazzamento”, il piano di Palazzo Spada

Via gel e mascherine, dentro cestini e contenitori. Tutto questo perché, l’evoluzione della situazione pandemica ha “determinato la crescita consistente della produzione di rifiuti all’aperto”.

Il Covid ci ha insomma reso meno attenti con evidenti ripercussioni sull’ambiente. E così il Comune di terni deve rivedere i suoi piani, soprattutto in relazione ai progetti per riduzione dei rifiuti e raccolta differenziata, nell’ambito delle iniziative cofinanziate dall’Auri, Autorità regionale per i rifiuti e l’idrico.

Ad ottobre di due anni fa, l’Agenzia aveva stanziato 1,6 milioni di euro da destinare ai comuni umbri proprio per lo sviluppo di iniziative che andassero in questa direzione, comprese azioni finalizzate al risparmio idrico. A Palazzo Spada vennerò assegnati fondi per 110mila euro che “avrebbe potuto concorrere fino al 90% delle spese/interventi considerati ammissibili”.

Sulla base di queste disponibilità, il Comune di Terni decise di intervenire su alcune direttrici: “Fontanella acqua potabile e installazione di case dell’acqua, a completamento della rete già esistente, prevedendo ulteriori localizzazioni caratterizzate da alta frequentazione di

popolazione e inserite in percorsi turistici; colonnina di acqua potabile per ufficio installazione di colonnine di distribuzione di acqua potabile per uso ufficio, ad estensione di un progetto già realizzato nel 2019; distributore gel e mascherine da affiancare ai punti di distribuzione di acqua;

fornitura e posa in opera di raccoglitori per frazioni differenziate, inclusa la raccolta di mascherine usate, da localizzare in punti ad alta frequentazione di popolazione e inseriti in percorsi turistici; contenitori/cestini per raccolta mascherine dotazioni (kit) da distribuire gratuitamente ad associazioni volontarie che operano nell’ambito della raccolta dei rifiuti e della valorizzazione di parchi, giardini e altri spazi pubblici” e una “campagna informativa sugli interventi realizzati e sulle strategie per la riduzione dei rifiuti e per la loro corretta gestione anche in vista dell’imminente introduzione del criterio puntuale e per la tariffazione del servizio di raccolta”.

L’importo economico complessivo per gli interventi individuati è stato stimato in 122.220 euro, così suddivisi: 30mila euro per le fontanelle di acqua potabile, 6.600 euro per la colonnina di acqua potabile da ufficio, 32mila euro per distributori di gel e mascherine, 6.400 euro per i kit per volontari, 6mila euro per contenitori e cestini per la raccolta di mascherine, 19.181,97 euro per una campagna informativa.

“A causa dall’evoluzione della situazione pandemica che ha determinato la crescita consistente della produzione di rifiuti all’aperto che spesso vengono dispersi, con conseguente incremento delle operazioni di raccolta e spazzamento – spiega ora una delibera di giunta che modifica gli indirizzi precedentemente fissati - si è ritenuto di potenziare la fornitura di contenitori/cestini per raccolta di mascherine mediante l’utilizzo delle risorse destinate al posizionamento di distributori gel e mascherine, pari a 39.040 euro. In tal modo, l’importo destinato alla fornitura di contenitori/cestini per raccolta di mascherine risulta ammontare a 46.360 euro, consentendo di aumentare l’acquisto di cestini”. A patto che poi le persone li usino.

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