rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

Natale al buio, opposizioni all’attacco: improvvisazione e inconsistenza, aprire alle associazioni di categoria

Bando deserto per le luminarie a Terni, Filipponi (Pd): coinvolgere anche le periferie. Gentiletti (Senso civico): concordare con gli esercenti le modalità di realizzazione degli addobbi

Il rischio di un Natale al buio per Terni diventa terreno di confronto politico. E così, dopo la proposta di Confartigianato, arrivano anche gli interventi di Francesco Filipponi, capogruppo in consiglio comunale del Partito democratico, e di Alessandro Gentiletti (Senso civico).

La questione di fondo è il bando che avrebbe dovuto individuare il soggetto a cui affidare la realizzazione degli addobbi per le festività natalizie (un grande albero, videomapping, luminarie e così via). Bando a cui hanno partecipato due realtà imprenditoriali che però non sono risultate idonee rispetto alle richieste contenute nel bando stesso. Il risultato è che oggi – ad un mese da quella che doveva essere l’accensione del Natale a Terni – la situazione è piuttosto incerta.  

“Il fallimento del bando del Comune per il Natale – attacca Filipponi - è un ulteriore esempio dell’inconsistenza di un’amministrazione ormai non più capace di guidare una città. Il bando è risultato deserto, nonostante la partecipazione di realtà societarie storiche del settore, che hanno anche esperienza importante, poiché lo si è espletato in estremo ritardo, senza programmazione solo a ridosso delle festività. La stessa programmazione è mancata sul bilancio consolidato, siamo infatti ormai di fronte ad oltre un mese e mezzo di ritardo sulla scadenza normativa del 30 settembre. Ci auguriamo che per il Natale – conclude l’esponente dem - si possa recuperare sulla base delle proposte delle associazioni di categoria e degli esercenti, recuperando anche il coinvolgimento seppure in tempi strettissimi delle periferie”.

“Sul bando per gli eventi natalizi – insiste Gentiletti - l’improvvisazione dell’amministrazione colpisce ancora. Invece di organizzarsi e muoversi per tempo, avviare un percorso condiviso con le imprese del territorio, come era stato indicato e suggerito, si è fatto tutto all’ultimo momento. Fare un bando per Natale ad ottobre, senza mettere in conto quanto accaduto, con l’esclusione di tutti i partecipanti, e non avere un piano b, è un dilettantismo che la città non può permettersi. Se avessero dato ascolto non saremmo in questa situazione in cui quest'anno a Natale si rischia che neanche vada in porto. La soluzione ora – suggerisce il capogruppo di Senso civico - non può che essere convocare immediatamente le associazioni di categoria e concordare con loro le modalità di realizzazione degli addobbi e delle luminarie che devono riguardare tutto il territorio”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Natale al buio, opposizioni all’attacco: improvvisazione e inconsistenza, aprire alle associazioni di categoria

TerniToday è in caricamento