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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Rifiuti in "bolletta", mancano all’appello quasi 10 milioni: il Comune di Terni va a caccia di evasori

Il “buco” più importante per gli anni di imposta 2016-2017: spediti oltre 7mila accertamenti, ha pagato un contribuente su quattro

I conti non sono importanti come quelli di Imu e Tasi. Ma anche l’evasione sulla bolletta dei rifiuti a Terni ha il suo “peso” sulle casse di Palazzo Spada. Che fa il punto sullo stato della caccia ai furbetti della Tari.

Dal marzo 2021, il servizio di “accertamento e riscossione coattiva della Tari” è stato affidato dal Comune di Terni a Municipia spa e nel controllo di gestione – relativo alle performance 2021 e licenziato qualche giorno fa dalla giunta municipale – si cerca di fotografare lo stato dell’arte.

Al 31 luglio 2022, per quanto riguarda gli “accertamenti Tari” per “violazioni per omesso o parziale versamento per il 2015, sono stati notificati 4.904 avvisi di accertamento, “pari ad un importo notificato lordo di 4.113.978 euro”. Secondo il report di palazzo Spada, “risultano incassati 1.390 avvisi, per un ammontare totale lordo pari a 1.031.935,44 euro e un tasso di incasso lordo pari al 25,08%”. Mancano all’appello poco più di 3 milioni di euro.

Per gli anni di imposta 2016 e 2017, dei “7.064 avvisi di accertamento notificati, pari ad un importo notificato lordo di 7.043.237,57 euro”, risultano incassati “1.942 avvisi di accertamento, per un ammontare totale lordo pari a 1.370.247 euro” per un “tasso di incasso lordo pari al 19,45%”. All’appello mancano quasi 5,7 milioni.

Per quanto riguarda le “violazioni per omessa o infedele denuncia” per il “periodo di imposta 2015-2020”, rispetto ai 4.016 avvisi di accertamento notificati, per un importo notificato lordo di 1.845.602, risultano “incassati 3.022 avvisi di accertamento, per un ammontare totale lordo pari a 1.100.337,11 euro” e un “tasso di incasso lordo pari al 59,62%”. Dalle casse mancano poco più di 700mila euro.

Il totale si avvicina a circa 10 milioni di euro che, sommati ai 36 milioni relativi all’evasione di Imu e Tasi, fa circa 46 milioni. Un tesoretto che a Palazzo Spada, e ai ternani, farebbe davvero comodo.

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