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Un viaggio fra buche, sussulti e pericoli: benvenuti sulla “disastrada”

La provinciale 379 corre a cavallo dei territori di Terni e Perugia, tocca quattro comuni tra cui Amelia e Todi e si trova in uno stato pietoso. Solo un paio di giorni fa è stata teatro di un incidente mortale | FOTO E VIDEO

L’incidente mortale che un paio di giorni fa è costato la vita ad un meccanico cinquantenne di Montecastrilli è stato (forse) una drammatica fatalità. Saranno le indagini a chiarire motivi e dinamiche dei fatti. Vero è però – senza ombra di dubbio – che la Provinciale 379 non è una strada. È una “disastrada”.

Si snoda lungo le due province dell’Umbria, Terni e Perugia, tocca quattro comuni fra cui Amelia e Todi (più di 25mila abitanti) oltre ai territori di Avigliano Umbro e Montecastrilli. E si trova in uno stato pietoso. Anzi, ingiusto per quei pochi o tanti automobilisti che ogni giorno, ogni tanto o anche soltanto una volta nella loro vita si trovano a percorrerla.

Buche, sussulti, pericoli. Che si concentrano soprattutto in alcuni punti come ad esempio la frazione di Montenero dove, appunto, si è verificato l’incidente mortale di lunedì 17 ottobre. Ma da Todi in poi è, in genere, un susseguirsi di slalom che rendono “indigeste” le sinuose colline che fanno da scenario a questa strada martoriata.

Vasciano (frazione di Todi), Sismano (Avigliano Umbro) sono altri punti critici, ma è un disastro generalizzato con cui devono fare i conti tutti gli automobilisti. Chi ci passa per ragioni di lavoro, chi vive in quelle zone, i turisti.

Se ne incontrano diverse decine, visto che in questa fetta di Umbria dove il Ternano e il Perugino si fondono in un suggestivo contesto, in molti hanno scelto di trovare casa, che sia per tutti i mesi dell’anno o soltanto per un periodo di vacanza.

Ad onor del vero, c’è da dire che alcuni punti sono messi bene, come ad esempio il passaggio attraverso il comune di Avigliano Umbro o quello che precede l’ingresso nel territorio di Amelia, fra Collicello e Sambucetole. Ma si tratta di eccezioni: la regola è quella delle buche e dei disagi.

Che fanno passare in secondo piano la bellezza dei luoghi, la ricchezza dei borghi che si attraversano, lo spettacolo delle campagne e dei boschi.

Viaggio fra Amelia e Todi lungo la "disastrada"

Chi la percorre deve fare attenzione a ben altro. Subendo una vera e propria ingiustizia data dalle condizioni precarie del manto stradale, dei dossi, delle radici degli alberi. Magari, fare i conti con qualche disagio ci potrebbe anche stare. D’altra parte, garantire manutenzione ad una strada così estesa può non essere sempre semplice. Anche se, visto il numero di enti “coinvolti” e le potenzialità di questo territorio, un investimento serio di manutenzione potrebbe anche essere fatto. Qualche buca, dicevamo, ci potrebbe insomma anche stare. Ma così no. E che poi, addirittura, si rischi anche di lasciarci la pelle, è davvero troppo.

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