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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Controlli “fuorilegge” e quote d’oro: caccia al via per 9mila doppiette ternane

Da domenica si spara. Nel Ternano aumentano le quote per i componenti delle squadre dei cinghialai. Libera caccia: ci sono guardie ambientali del Wwf senza titolo

Nonostante ricorsi e polemiche, la data sul calendario venatorio umbro è segnata in rosso: domenica si apre la stagione di caccia per le circa 9mila doppiette abilitate a sparare nell’Ambito territoriale 3 dell’Umbria. Fra controlli fuorilegge e quote a peso d’oro.

I numeri

Sono circa 9mila i cacciatori iscritti all’Atc del Ternano: la maggior parte arrivano dal territorio dalla provincia. Poco più di 1.100 arrivano dal Perugino e un altro migliaio scarso di doppiette sono iscritti dal resto d’Italia. Il numero dei cacciatori è in costante diminuzione dal 2010/2011, quando le doppiette abilitate a cacciare nel territorio provinciale erano circa 13mila, di cui oltre 2.000 provenienti da fuori regione.

Incubo cinghiali

Quello che non è affatto in calo è il numero di cinghiali abbattuti per ogni stagione venatoria. Nell’annata 2016/2017 gli abbattimenti sono stati 7.268 in 2.109 battute. Le uscite delle squadre – ai cinghiali si potrà sparare dal 6 ottobre al 6 gennaio 2019 – sono rimaste pressoché invariate dal 2010, mentre i capi uccisi sono praticamente raddoppiati. Nonostante le squadre si siano quasi dimezzate: erano 128 nel 2000 (111 residenti e 17 non residenti) passate a 72 nel 2017 (65 residenti e 7 non residenti). Raddoppiata anche la quota a carico dei componenti le squadre dei cinghiali. Nell’Atc 3 del Ternano e nell’Ambito Perugia 1 la quota infatti è salita a 51 euro a causa dell’incremento di 25 euro. Incremento che non ha investito l’Atc Perugia 2. “Forse i cinghiali scelgono in quali zone dell’Umbria devastare i campi e in quali no?”, si chiede ironicamente Lando Loretoni, presidente regionale dell’associazione Libera Caccia, sottolineando la necessità di rivedere “complessivamente il regolamento in materia e non si vada più avanti per strappi e tentativi”.

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Controlli e tesserini

Altro elemento di discussione in vista dell’apertura della caccia è il tema dei controlli. Una questione “grave” che proprio Libera Caccia, attraverso l’avvocato Marzio Vaccari, ha formalmente portato all’attenzione delle Istituzioni: la legittimità del titolo di molte guardie ambientali del Wwf ad effettuare controlli ai cacciatori. “Abbiamo scoperto - afferma Loretoni - che da anni effettuano controlli ai cacciatori personaggi che non ne hanno titolo. Le Istituzioni lo confermano, ma poi non assumono le conseguenti determinazioni. E la Provincia continua ad incassare i soldi di multe che queste persone sembrerebbero non essere legittimate a comminare. La stessa Provincia - evidenzia Loretoni - che rilascia i titoli e che quindi sa bene chi ne è in possesso e chi no”.

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