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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Caldo infernale, malori in aumento

Temperature altissime fino a domani, in media due malori al giorno a causa dell'afa con relativa corsa al Pronto soccorso. Al Santa Maria scatta il piano 'anti-afflusso'

Afa e temperature torride fino a sfiorare i 40 gradi, con la percezione corporea ancora maggiore a causa dell'midità. La Conca arde, un bollore insopportabile soprattutto per le persone più deboli come anziani, neonati, cardiopatici e malati. Sono in aumento dunque i malori. Domani si prevedono temperature ancora più elevate, per questo l'ospedale ha già attivato un piano anti-afflussso, per contenere e 'fare scorrere' gli accessi del Pronto soccorso. "In relazione alla possibile criticità collegata al picco di calore e alle alte temperature previste nei prossimi giorni - si legge in una nota del Santa Maria - la direzione dell'Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni  ha adottato le misure previste dalle “Linee di indirizzo regionali per la prevenzione e la gestione degli effetti del caldo sulla salute” .  In particolare, a tutti i professionisti dell'Azienda è stato raccomandato di segnalare tempestivamente qualsiasi eventuale disservizio di climatizzatori e impianti elettrici e idraulici ai referenti dell'ufficio tecnico, affinché possa essere immediatamente attivata la squadra di  tecnici che per i prossimi 7 giorni sono stati messi a disposizione h24 dalla ditta appaltatrice del servizio".

La direzione ricorda inoltre che  in questi casi, oltre a quanto definito dalla Regione Umbria e in accordo con la Azienda USL Umbria 2, è operativo il piano PEIMAF cioè l'insieme di procedure previste in caso di maxi-afflusso di persone al Pronto Soccorso e al DEA (Dipartimento Emergenza Accettazione).
 
Per quanto riguarda i ricoveri riconducibili in qualche modo al caldo, al momento il trend è  in leggero aumento rispetto all’anno scorso. Nelle ultime due settimane, su una media giornaliera di 115 accessi al Pronto soccorso, si sono registrati circa 2 casi al giorno che erano legati, a parte un caso di vera disidratazione, ad una riacutizzazione di patologie croniche in soggetti anziani (scompenso cardiaco, insufficienza respiratoria e renale). Dall'azienda ospedaliera inoltre fanno sapere che "per quello che riguarda i condizionatori non ci sono al momento problemi"

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