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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Campo sportivo di Via Vulcano: “Un bagno di sangue per il comune di Terni. Balla oltre un milione di euro”

Il capogruppo del Partito Democratico Francesco Filipponi risponde all’assessore Orlando Masselli: “Assolutamente insoddisfatto delle risposte fornite”

Un vero e proprio “bagno di sangue per il comune di Terni”. Così ha definito Francesco Filipponi la situazione che potrebbe emergere, in futuro, per ciò che concerne il campo di via Vulcano. Il capogruppo del Partito democratico, dopo aver presentato un’interrogazione sul tema, ha ascoltato le risposte fornite dall’assessore Orlando Masselli, definendosi “assolutamente insoddisfatto”.

Le risposte di Masselli

“Il tema è molto complesso ed è stato chiesto un parere all’avvocatura comunale” ha esordito Orlando Masselli riferendosi alla concessione del terreno ‘Orlando Strinati’. “L’esercizio del diritto di regresso, da parte del debitore, è possibile soltanto dopo l’avvenuto pagamento al Credito sportivo dell’amministrazione di oltre 604mila euro. Il comune di Terni ha avuto la notifica di tale somma, su questa richiesta. Tuttavia pende il giudizio da parte del tribunale civile di Roma, a seguito della contestazione che il Comune ha fatto sull’operatività della fidejussione. La prima udienza è fissata alla fine del mese di novembre. È pendente anche la necessità e correttezza sull’attribuzione della fidejussione, sicuramente di competenza dell’Osl".

L’assessore ha ricordato come “l’impianto è stato concesso, in diritto di superficie, a titolo oneroso alla società ASD Terni Est che è proprietaria superficiaria dell’immobile. La scadenza contrattuale è fissata per l’anno 2041, ovvero trent’anni dopo la durata della stipula. Nel contempo il concessionario deve contemperare a tutti gli obblighi, nessuno escluso. Lo scorso 14 luglio è arrivato il pignoramento della proprietà superficiaria dell’impianto, in forza di un altro mutuo che era stato stipulato per la costruzione della struttura. L’avvocatura sta dunque studiando se c’è la possibilità di revoca. Il bene è appartenente al patrimonio comunale indisponibile, essendo impianto sportivo”.

Dopo aver letto, per alcuni tratti, la nota dell’avvocatura dall’assessore Masselli la parola è tornata a Francesco Filipponi che si è dichiarato: “Assolutamente insoddisfatto” affermando come: “Oltre a 604 mila euro della convenzione sussiste un secondo mutuo acceso dalla Terni Est per una somma quasi identica di 604 mila. Tutto ciò – ha aggiunto e concluso – potrebbe comportare un vero e proprio bagno di sangue per le casse comunali”.  

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