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Terni, Campus universitario a Pentima: “Area a gravissimo rischio ambientale. Trovare soluzioni alternative”

Atto di indirizzo presentato dal capogruppo del Movimento cinque stelle Claudio Fiorelli: “. L'Università deve essere una risorsa per la città e va messa in condizione di essere attrattiva”

Il capogruppo del Movimento cinque stelle Claudio Fiorelli ha presentato un atto di indirizzo, incentrato sulla collocazione del Campus universitario. I motivi sono indicati all’interno del documento che impone al sindaco Stefano Bandecchi e alla giunta comunale: “L'obbligo di intraprendere tutte le azioni necessarie per trovare soluzioni alternative a Pentima. Un impegno che deve essere assunto da tutte le forze politiche che hanno a cuore la questione ambientale cittadina e il suo impatto sulla salute dei ternani”.

Le motivazioni addotte dal gruppo territoriale pentastellato, il quale sostiene l’atto presentato da Fiorelli: “La decisione della precedente amministrazione di installare il Campus universitario a Pentima, all'interno di un Sito di Interesse Nazionale da bonificare, è stata un errore clamoroso sin dall'inizio. Nonostante Pentima possa vantare strutture e laboratori idonei all'istruzione superiore, l'idea che il Campus sorga in un'area a gravissimo rischio ambientale, in prossimità dei forni fusori e della discarica di Ast, è un'oscenità”.

Secondo gli esponenti ternani del Movimento cinque stelle: “Un luogo del genere non può ospitare una sede universitaria in modo adeguato ed efficiente. La vita del Campus deve svolgersi nell'area urbana, in modo che sia l'Università a contaminare arricchendo la nostra comunità e non la Terni mefitica ad avvelenare studenti e docenti”. L’iniziale ipotesi e la scelta ricaduta su Pentima: “E' fondamentale sottolineare che tale scelta è stata compiuta dopo aver abbandonato l'idea di posizionare il Campus nell'area ex Prampolini, un sito simbolico e strategico, in prossimità della basilica di San Valentino. Questo cambio di rotta ha comportato una pericolosa transizione dal modello dell'Università di San Valentino al modello delle "polveri di Prisciano" mettendo in pericolo il futuro stesso del polo universitario”.

Gli scenari: “Il Campus di Pentima rischia di diventare una sorta di "zona rossa" per gli studenti, considerando le enormi criticità legate alla sua posizione in una zona di altissimo rischio ambientale. I dati riguardanti questa situazione sono accessibili a chiunque con una rapida ricerca su Internet. Ciò non basta: lo studio Sentieri ha confermato un eccesso di mortalità per varie forme di tumore nella nostra città, una notizia sconvolgente che dovrebbe farci riflettere a fondo. È tempo di ripensare e riorientare questo progetto – concludono - in modo da ottenere un impatto positivo sull'economia cittadina, senza mettere a repentaglio la salute e l'ambiente”.

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