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Canile municipale di Terni. La denuncia: “Costi di gestione impossibili da supportare. Percentuale bassissima di adozioni”

Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia: “L’obiettivo principale è e deve essere quello del benessere degli animali”

Un atto per intervenire e modificare il regolamento comunale, vigente dal 2013, per la tutela e la difesa degli animali. Lo ha presentato il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, nel corso dell’ultimo consiglio comunale svoltosi da remoto. L’obiettivo è quello di adeguare il regolamento stesso alla normativa statale e alle leggi regionali che hanno introdotto punti fondamentali, volti alla corretta convivenza tra uomo e animale. Nella fattispecie fare in modo che i cani rimangano nei canili il minor tempo possibile, adoperandosi per diffondere e promuovere tutte le garanzie giuridiche, attribuite agli animali dalle leggi statali e regionali.

L’atto di indirizzo di Fratelli d’Italia

Il canile municipale è fulcro di molte problematiche prima tra le quali l’altissimo numero di presenze di cani che vivono all’interno da anni. Tutto ciò, affermano i firmatari, comporta alti costi di gestione e manutenzione ormai da tempo impossibili da supportare da parte del comune alla luce anche dello stato di dissesto finanziario. A rendere drammatica la situazione, la preoccupante bassissima percentuale di adozioni, problema ormai che si verifica da molti anni, anche se con gli evidenti miglioramenti degli ultimi periodi che non devono e non possono passare inosservati.

I consiglieri di Fratelli d’Italia reputano necessarie perseguire alcune finalità, reputate preponderanti, procedendo alla modifica del regolamento per la tutela degli animali. Nello specifico trasformare la realtà attuale del canile municipale in un luogo dove la permanenza dei cani sia il più breve possibile e in un ambiente aperto al pubblico tutti i giorni, dove grandi e piccini possano recarsi a vedere e conoscere gli animali eventualmente da adottare. Inoltre promuovere e sostenere con convinzione le adozioni, poiché la struttura deve essere un luogo di transito e non la loro ultima casa, rendendo quindi indispensabili iniziative di coinvolgimento della cittadinanza.

Infine promuovere da parte dell’amministrazione una politica di gestione dei canili, dove le spese siano più basse possibili (incentivando nel giusto modo  le adozioni ovviamente le spese di conseguenza si abbassano perché scende il numero di cani ospitati e il tempo di permanenza degli stessi). Tuttavia, allo stesso tempo, puntando alla massima qualità dei servizi che devono essere monitorati tramite controlli continui, nella loro erogazione, da rappresentanti dell’amministrazione stessa e delegati del sindaco.

“Auspichiamo – concludono i consiglieri - si possa avviare da questo momento un percorso costruttivo con tutte le forze politiche di maggioranza e non, nonché con enti operanti sul territorio comunale, con la Asl, con associazioni e comitati e con tutti coloro che vorranno portare il loro contributo, senza dimenticare che l'obiettivo principale è e deve essere quello del benessere degli animali”.

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