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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Adozioni, le associazioni si difendono: “Contro di noi falsità, i numeri ci danno ragione”

Monte Argento, Enpa, Grandi Amici e Lai si scagliano contro l’intervento di Fratelli d’Italia che chiedeva lo stop ai pareri negativi. “Ci esprimiamo solo su casi extra regionali”

“Contro di noi sono state dette falsità: il numero dei cani sul territorio comunale non dipende da noi, visto che il nostro parere riguarda soltanto i casi di adozione extraregionale. Chi ci attacca dovrebbe saperlo, invece ci arrivano critiche senza senso”. Così le associazioni Canile Rifugio di Monte Argento, l’Enpa, Grandi Amici e Lai replicano all’intervento di Fratelli d’Italia, presentato in particolare dalla consigliera Patrizia Braghiroli, in merito alle procedure relative alle adozioni dei cani nelle strutture comunali. Nei giorni scorsi la Braghiroli aveva chiesto lo “stop ai parere negativi da parte della consulta delle associazioni”, affiancando il lavoro della consulta stessa alle difficoltà nelle adozioni dei cani in città.
Niente di più falso, replicano le associazioni. “Ci sentiamo costretti - spiegano in una nota i gruppi animalisti - a tornare sul ruolo della Consulta delle associazioni per la protezione degli animali, a seguito dall’ennesimo attacco del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che, in un breve e contraddittorio articolo su varie testate online, si scaglia contro alcune delle associazioni che ne fanno parte. Ricordiamo che la Consulta è chiamata ad esprimersi soltanto sulle adozioni fuori regione e non sulle adozioni locali, attualmente in crescita. Sembra, da quanto si legge, che l’eccessivo numero di cani nei canili ternani dipenda dai pareri negativi espressi dalla Consulta. Non è così: le richieste di adozioni fuori regione sono state negli anni non più di 3/4 e alcuni dinieghi sono stati emessi dalle Asl per problemi sanitari e possibili pericoli di zoonosi. L’attacco feroce e istituzionalmente poco corretto ad un organo creato dal Comune stesso, la richiesta della sua abolizione, l’intenzione dichiarata di ‘informarsi’ su quali siano le associazioni presenti in consulta, creano non poche perplessità e interrogativi”.
“Non si capisce bene infatti - prosegue la nota - se la preoccupazione per i cani detenuti nel nostro canile sia di ordine economico o sentimentale. Tra l’altro è noto che le ultime modifiche all’anagrafe canina consentono di monitorare storicamente le adozioni effettuate e con l’attuazione del sistema della tracciabilità, gli ingressi nei canili sono crollati insieme ai costi. Si sta inoltre tentando di stravolgere il Regolamento Comunale sulla protezione degli animali, contro legge e logica, perché trasformare l’affido in proprietà significa lasciare gli animali alla mercé di possibili trafficanti ed affaristi che su di loro guadagnano. La sparizione verso mete ignote di migliaia di cani è un fenomeno preoccupante e riconosciuto a livello internazionale. Fortunatamente queste proposte finora non sono state accolte e di questo ringraziamo i consiglieri, l’assessore responsabile e il dirigente che hanno dimostrato di avere veramente a cuore la protezione dei cani. Per dare una dignitosa casa ad ogni animale non c’è bisogno di ‘ribaltare il parere della Consulta’, parere che, vivendo ancora in uno stato democratico, è garantito a tutti dalla Costituzione E’ necessario invece fare prevenzione, fare controlli sui chip in tutto il territorio e non solo nelle aree cani, mirare alla collaborazione di tutti i soggetti interessati. Solo così i canili si svuoteranno, non certo mandando animali allo sbaraglio per risparmiare o per ottenere visibilità politica. In consulta continueremo a collaborare e a lavorare secondo coscienza”. 
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