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Cantamaggio, il programma della sfilata dei carri ed il rito degli Arbuitti: “Omaggio alla tradizione siderurgica” GALLERIA FOTOGRAFICA

La sfilata per le vie del centro dei sei carri torna dopo due anni di distanza. Il weekend si concluderà con l’omaggio a Raffaella Carrà

È finalmente arrivato il weekend contrassegnato da tradizione, folklore ed un pizzico di curiosità. La 126° edizione del Cantamaggio mostra il suo vestito più bello nel corso della serata di oggi, sabato 21 maggio, mediante la sfilata dei carri. Dopo la comprensibile decisione di spostare l’evento dal 30 aprile ad oggi, causa incognita Covid, sarà possibile osservare i giganti di cartapesta lungo le vie del centro cittadino. 

Alle 20.30 è previsto l’allineamento lungo via Mazzini. Il carro numero 1 a cura di Pallotta-Polymer-Sabbione-Centro Sociale Polymer è denominato Museo maggiarolo da un’idea di Emanuela Listanti. Segue il numero 2 del gruppo Lu Riacciu ossia Na botta de primavera ideato da Alfonso Lauro. Carro numero 3 quartiere San Giovanni con Lu carru dei ricordi ideato e realizzato da Romina Longo con tutto il Gruppo maggiaiolo San Giovanni. Al numero 4 i giovani maggiaioli arronesi e Un viaggiu de speranza, da un’idea di Daniele Aiani. I gruppi di Casali e Cesi presentano Caciara maggiarola, quinto carro, pensato e realizzato da Roberto Farinelli e Sandra Bianconi.

Infine il carro enogastronomico Se magna con distribuzione di penne alla ternana, a cura del gruppo Lu Riacciu. La sfilata proseguirà a Corso Tacito, piazza della Repubblica per poi confluire in piazza Europa. Ricordiamo che la premiazione è prevista per il giorno seguente, sempre in piazza Europa (ore 21.30) accompagnata da uno spettacolo musicale di canzoni maggiaiole. A seguire lo spettacolo in onore di Raffaella Carrà.

GALLERIA FOTOGRAFICA 

Alla buona riuscita del Cantamaggio concorre – da diversi anni - anche l’Istituto Sandro Pertini, allestendo i carri e partecipando alle sfilate ed ai concorsi delle canzoni maggiaiole. Nel corso dell’edizione corrente la scuola propone il rito fondante degli ‘Arbuitti’, realizzando un albero in ferro, in omaggio anche alla tradizione siderurgica ternana che è stata di fondamentale importanza per lo sviluppo della nuova festa.

Dai lampioncini colorati, realizzati dagli studenti del corso elettrico, alle frasche e rami in ferro saldate nel laboratorio della scuola del corso meccanica, sono stati inseriti fiocchi colorati utilizzando nastri e fiori cuciti nel laboratorio moda. L’idea è stata curata dal professor Baccarelli.

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