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Cantamaggio, spunta la sfida a colpi di versetti in dialetto ternano: l'idea di Gianluca Munzi diventa virale

Il presidente di 'Terni Al Centro' lancia l'idea: sfida maggiaiola leggendo una poesia o un versetto e comunque declamando qualcosa ma rigorosamente in dialetto ternano

Cantamaggio senza carri, mai accaduto in 124 anni di esistenza della festa più tradizionale di Terni. Ed ecco arrivare la proposta di Gianluca Munzi, presidente dell’associazione ‘Terni Al Centro’ e titolare del negozio ‘Il Conte’: la sfida a colpi di poesie e stornelli in dialetto ternano. “Il 30 aprile  - dice Munzi in un post sui social - è una data particolare, la data dei carri e quella che apre maggio, quest’anno assume un significato particolare: quello della ripartenza, speriamo. Vorrei comunicare un po’ quello che è l’orgoglio ternano, questa festa del Cantamaggio, propongo ai commercianti, al consiglio di Terni al Centro e ai clienti di declamare una poesia, un pensiero, un versetto in dialetto ternano e sfidare qualcun’altro perché siamo una comunità importante e dobbiamo continuare  a esserlo. Entra maggio. Chi più di noi a Terni può saperne l’importanza? Dedichiamo una poesia, un proverbio, un pensiero in dialetto a tutti noi e postatelo su un video”. E poi la poesia scelta, di Antonio Pecorelli, e finale con musica folk. Il video diventa virale.

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