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Storia di Terni, antichi archi emergono dal cantiere: “Pronti a rivedere il progetto iniziale. La città ha tanto da raccontare”

L’assessore alla cultura Maurizio Cecconelli: “Al momento la Soprintendenza non si sbilancia su cosa è emerso in largo Cairoli. Occorre valutare la quantità ed il valore dei reperti”

Un cantiere che profuma di storia. Dallo scorso 11 maggio sono ufficialmente scattate le operazioni per consentire di intervenire all’interno di largo Cairoli. Un progetto complessivo volto a realizzare un parco cittadino, onnicomprensivo della riqualificazione degli immobili circostanti. A distanza di quasi tre mesi però qualcosa è cambiato, o meglio. Secondo gli storici tutto ciò si poteva ampiamente prevedere. Dagli scavi infatti sono emersi antichi archi, visibili in modo inequivocabile grazie agli ultimi approfondimenti, e muri che appartengono alla Terni del passato.

La curiosità attorno al cantiere cresce in modo esponenziale. Il desiderio di verificare con i propri occhi cosa si ‘nasconde’ nel sottosuolo è palpabile, quanto verificabile, all’esterno della recinsione. L’ipotesi più accreditata naturalmente afferisce alla presenza al convento carmelitano dei Santi Giuseppe e Teresa. “Tuttavia la Soprintendenza non si sbilancia” precisa l’assessore alla cultura Maurizio Cecconelli, intervenuto alla nostra redazione di www.ternitoday.it. “Al netto delle voci, circolate nelle ultime settimane, non possiamo escludere di trovare ulteriori reperti risalenti ad epoche ancora precedenti. Di sicuro il riferimento al convento appare il più scontato” poiché era stato costruito in quella precisa zona del centro.

L’assessore afferma: “Possiamo solo che affidarci alle prescrizioni fornite dalla Soprintendenza e c’è volontà, da parte dell’amministrazione, di adempiere a tutto ciò che verrà indicato”. Il progetto potrebbe essere modificato?: “Dovremo valutare naturalmente la quantità ed il valore dei reperti. Se ci dovesse essere un cambio di programma siamo pronti nel ravvederci. Fondamentale tutelare un patrimonio della città”.

Assessore si aspettava tutta questa curiosità da parte della cittadinanza?: “A me fa solo che piacere. Credo sia doveroso andare oltre l’immagine di una Terni prettamente e meramente industriale. Abbiamo tanto da raccontare ed è giusto porre attenzione sulle origini più antiche. Il fatto di verificare ed appurare com’era la città, informarsi ed interessarsi, da parte dei cittadini, sono sicuramente aspetti importanti da prendere in considerazione. A fine agosto – conclude l’assessore – voglio andare al cantiere per rendermi conto, in prima persona, di come stanno procedendo gli scavi. Il rapporto diretto si è instaurato tra la direzione lavori pubblici e la Soprintendenza. Tuttavia, sebbene non voglia intralciare il loro lavoro, a me interessa particolarmente verificare ciò che sta accadendo”.

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