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Coronavirus, il Fat si reinventa: “Non ci resta che pranzare”. Le iniziative per fronteggiare le restrizioni per limitare il contagio

Un nuovo modo per accogliere i clienti in ottemperanza all’ultimo DPCM, conformandosi a tutte le misure necessarie

Reinventarsi per far fronte alle restrizioni previste, volte a limitare il contagio da Coronavirus. Durante la presentazione della mostra ‘Boom’ sono state illustrate le iniziative del Fat. Un nuovo modo per accogliere i clienti, soprattutto rimodulando gli orari di apertura (dalle 10 alle 18) e conformarsi alle normative in auge. Come ha sottolineato Andrea Leonardi: “Iniziamo dalla giornata odierna - giovedì 29 ottobre - questa avventura. ‘Non ci resta che pranzare’ è un modo ironico quanto efficace per far capire anche la situazione che stiamo vivendo. Resterà attivo il servizio di consegna a domicilio oltre che, naturalmente, la possibilità di poter far colazione e pranzare presso il nostro locale.”

La proposta: “Mettiamo a disposizione gli spazi all’aperto per i fruitori – studenti, lavoratori ad esempio – assicurando il distanziamento sociale, come di consueto. Un punto di ritrovo, diffondendo e veicolando un messaggio di responsabilità positiva. Nei prossimi giorni valuteremo anche eventuali piccoli eventi come, ad esempio, musica in sottofondo da accompagnamento”. Durante la stagione, soprattutto quella estiva, il Fat ha accolto un centinaio di concerti riscuotendo un ottimo successo, da un punto di vista delle presenze.  

LA PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA 'BOOM' AL CAOS 

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