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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Caos Tari a Terni, il Popolo della Famiglia all'attacco: "Le promesse del centro destra finite nei rifiuti"

Sugli aumenti Tari e le restituzioni degli sconti pregressi accordate ad alcune fasce di popolazione interviente Saimir Zmali, coordinatore regionale del partito di Adinolfi: "Chiediamo ferma determinazione al Sindaco Latini di non venire a meno alle sue promesse"

All'onda di dissenso che si è venuta a generare nel mondo politico e nell'opinione pubblica ternana a seguito dell'invio di conguagli Tari e avvisi di pagamento che sarebbero non dovuti da parte di alcune fasce di popolazione di Terni, interviene anche il Popolo della Famiglia, che riporta l'attenzione sulle responsabilità del centro destra in tutta la vicenda sollecitando un approfondimento sui criteri tariffari adottati. 

"Le segnalazioni dai cittadini per l’aumento della Tari per l’anno 2021, con tanto di restituzione delle agevolazioni dello scorso anno - scrive Saimir Zmali, coordinatore regionale del partito di Mario Adinolfi -, lascia perplesse non soltanto le famiglie, che in un momento del genere reggono a fatica un peso economico enorme, ma lascia perplessi anche noi del Popolo della Famiglia che ricordiamo bene come il programma elettorale del centrodestra che voleva premiare i cittadini e le imprese con una raccolta differenziata più efficace e che questa virtuosità, per il Comune di Terni, è stata recentemente certificata anche dall’Arpa.

Chiediamo con ferma determinazione al Sindaco Latini - prosegue Zmali - di non venire a meno alle sue promesse. Aumentare la TARI (ora TARIC: Tariffa Rifiuti Corrrispettiva), in un periodo di stagnazione e di estrema sofferenza economica, equivale a gettare nei rifiuti le promesse del centrodestra; è necessario ora utilizzare ogni risorsa per alleggerire e non per aggravare il peso economico sulle famiglie, specie se numerose".

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