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“Frittata Tari, rincari fino a cento euro a famiglia: non applicare i bonus sociali è stata una scelta politica della giunta Latini”

Caos bollette, lo opposizioni tornano all’attacco: continueremo a raccogliere tutte le segnalazioni che arrivano da ternani costretti a rincari

La “frittata Tari” potrebbe comportare rincari fino a cento euro a famiglia. Dopo la nota dell’assessore al bilancio del Comune di Terni, Orlando Masselli, che ha spiegato come siano in atto una serie di verifiche per impedire che il conguaglio delle bollette dei rifiuti cada sulle spalle di chi, fino allo scorso anno, aveva a disposizione agevolazioni tariffarie, le opposizioni tornano all’attacco.

“Non bastano le mezze promesse di ripensamento dell’assessore al bilancio per rimettere insieme i gusci delle uova. La frittata Tari, purtroppo per tutti noi cittadini ternani, ogni giorno si arricchisce di nuovi capitoli che generano confusione e caos, disorientando tutti i contribuenti e l’azienda, l’Asm, che gestisce servizio e tariffa”. Così in una nota congiunta i consiglieri comunali dei gruppi Senso civico, Pd, Movimento 5 Stelle, Terni immagina.

“Non bastano le cortine fumogene comunque per nascondere la verità contenuta negli avvisi di pagamento che fissano l’unica certezza del momento: grazie all’amministrazione Latini, i ternani dovranno pagare di più, in particolare dovranno pagare di più le famiglie numerose, quelle con redditi bassi, le persone con disabilità. Si tratta di una decisione vergognosa, si tratta di una precisa e voluta scelta dell’amministrazione Latini che ha deciso di non applicare i bonus sociali - previsti dalla normativa nazionale - e che a Terni erano stati sempre recepiti. Si tratta di una decisione politica che non ha nulla a che vedere con la situazione finanziaria del Comune di Terni in quanto i bonus soppressi sono tranquillamente compatibili con gli enti in riequilibrio finanziario, come il comune di Terni”.

 “Si tratta di una azione che va a colpire le persone più deboli - proseguono i consiglieri di opposizione - che contraddice in maniera clamorosa quel modello di comunità sociale e solidale che pure in campagna elettorale questa destra sempre più confusa aveva sbandierato. In una Terni ad alto indice di vecchiaia, colpire le famiglie con figli è un atto miope, egoistico, privo di ogni visione futura”.

“È ancora più grave che la giunta Latini era stata ampiamente avvisata da noi di questa situazione che si è puntualmente verificata. Gli aumenti sulle spalle dei ternani sono dettati dalla fretta nell’assegnare ad Asm anche il ruolo di gestore della tariffa, di passare alla tariffa puntuale senza un piano organico, di smantellare ogni salvaguardia tariffaria per il bisogno di fare cassa”.

“In questi due anni e mezzo abbiamo più volte invitato e proposte alla amministrazione a trazione Lega per risolvere i veri nodi delle partecipate, per dar luogo a un piano di risanamento finanziario ed operativo per renderle concorrenziali sul mercato regionale e nazionale. L’unica cosa che ha saputo fare la giunta Latini è accelerare le privatizzazioni senza alcun criterio se non quello di racimolare liquidità nell’immediato”. 

“Come opposizioni continueremo a raccogliere tutte le segnalazioni che arrivano da ternani costretti a rincari che si aggirano non meno di cento euro a famiglia. E continueremo a farci carico di una battaglia che porteremo in consiglio comunale con interpellanze e atti di indirizzo”.

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