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Il coprifuoco mette a rischio il Capodanno all’Ast in diretta su Rai Uno

Se il Governo confermerà l’obbligo di rientrare a casa entro le 22 nel nuovo Dpcm anti Coronavirus, allora si prospetta la possibilità di un evento senza pubblico oppure uno slittamento al 2021

Sembra non essere percorribile la strada di anticipare il Capodanno, come accadde al ragionier Ugo Fantozzi che, complice il tranello di un beffardo capo orchestra, accorciò la notte più lunga dell’anno per avere la possibilità di andare a suonare ad un altro veglione.

Ma davvero il coprifuoco anti Coronavirus potrebbe mettere a repentaglio il Capodanno all’Ast in diretta su Rai Uno. Ne parla l’edizione di oggi in edicola del Messaggero, riportando le perplessità attorno alle quali starebbero in queste ore ragionando i dirigenti della tivvù di Stato. Tutto, o quasi, dipende dai provvedimenti che saranno contenuti nel nuovo Dpcm atteso per la giornata di oggi.

Se infatti il Governo manterrà il limite delle 22 entro il quale tutti devono rientrare nelle proprie case, allora la festa nel piazzale delle Acciaierie potrebbe essere ad un bivio. Farla lo stesso, ma senza pubblico. Oppure, rinviarla al 2021, sperando che – oltre a piatti e bicchieri vecchi – dalla finestra di quest’anno possiamo buttare anche il virus.

Difficile immaginare una deroga “speciale” per l’evento Rai, per il quale Regione Umbria e Comune di Terni (grazie al contributo della Fondazione Carit) dovrebbero impegnare risorse per 650mila euro. Difficile, allo stesso momento, applicare al Capodanno lo stesso teorema che il Governo ipotizza per il Natale: Gesù può nascere anche due ore prima. Brindare, è meglio di no.

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