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Carcere di Terni, i numeri del caos: due agenti ogni cinque detenuti, oltre trenta risse in un anno

Sono 526 i detenuti presenti a vocabolo Sabbione a fronte di una capienza massima di 416 unità. Sotto organico anche il personale di polizia penitenziaria

Ormai da mesi dal carcere di Terni arrivano segnali tutt’altro che positivi fra rivolte, risse tra detenuti, aggressioni nei confronti degli agenti di polizia penitenziaria e del personale sanitario – medici e infermieri – in servizio all’interno della struttura di vocabolo Sabbione.

A rinnovare quasi ogni giorno l’appello ad interventi che ripristinino le normali condizioni di sicurezza sono i sindacati della penitenziaria, che puntano il dito contro l’amministrazione e soprattutto contro la scelta di trasferire dietro le sbarre di Terni i detenuti “facinorosi” che hanno già creato problemi in Toscana, tanto che il Sappe è arrivato a definire il carcere di Terni – e in generale le carceri dell’Umbria – come una “discarica” della Toscana.

Il problema non sembra essere però soltanto quello dei trasferimenti. Ci sono almeno altri due elementi che contribuiscono alla situazione che si è creata: a Terni i detenuti sono troppi anche e soprattutto a confronto del numero di agenti in servizio.

Per avere una fotografia dettagliata si possono utilizzare i dati raccolti dall’associazione Antigone e relativi allo scorso 30 marzo. Eccoli.

Nel carcere di Terni sono presenti 526 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 416 unità con un tasso di sovraffollamento del 126,4%. Rispetto al totale, gli stranieri sono 114 mentre i condannati in via definitiva sono 235. Fra i detenuti, 257 sono ristretti in regime di alta sicurezza mentre quelli in regime di 41 bis, il cosiddetto carcere duro, sono 28.

Dal punto di vista del personale, gli agenti di polizia penitenziaria prevista sono 241 ma quelli effettivamente presenti sono 203. Di fatto, ci sono due agenti ogni 5 detenuti. Accanto agli uomini in divisa ci sono poi 5 educatori a fronte di una pianta organica che ne prevedrebbe in servizio 7, oltre a 34 volontari.

“Si registrano carenze del personale educativo e trattamentale - rileva infatti Antigone - Nonostante di recente siano stati assunti 2 nuovi funzionari giuridico pedagogici, risultano ancora insufficienti rispetto al numero dei detenuti presenti. Il numero degli agenti di polizia è inferiore rispetto a quanto previsto in pianta organica (38 in meno)”.

Un capitolo della rilevazione riguarda poi gli “eventi critici”. Nel 2022 sono stati segnalati 58 casi di autolesionismo, 7 “aggressioni ai danni del personale” e 33 aggressioni fra detenuti. Comportamenti che hanno portato a 53 provvedimenti di “isolamento disciplinare” che consistono nell’esclusione dalle attività in comune.

E al bilancio dello scorso anno, vanno ora sommati gli “eventi critici” che hanno segnato i primi tre mesi e mezzo di questo 2023.

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