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“Viaggio nelle carceri”, la Corte costituzionale arriva a Sabbione

Appuntamento il 29 ottobre con il giudice Giancarlo Coraggio. Il Pdf Umbria: certezza della pena e reinserimento, ma non destabilizzare il mercato del lavoro. La visita del sottosegretario Morrone a Terni

Le carceri tornano al centro dell’agenda politica ed istituzionale del Paese. Centralità che viene confermata dall’iniziativa promossa dalla Corte costituzionale che, dopo il viaggio nelle scuole, propone il viaggio nelle carceri con le prime sei tappe, una delle quali (29 ottobre) toccherà la casa circondariale di vocabolo Sabbione a Terni.

“Come per le scuole, anche il ‘Viaggio nelle carceri’ è un fatto senza precedenti nella storia della Corte costituzionale - spiega Donatella Stasio, responsabile della comunicazione della Corte costituzionale - E in continuità con il Viaggio nelle scuole, risponde anzitutto all’esigenza di aprire sempre di più l’istituzione alla società e di incontrarla fisicamente per far conoscere la Costituzione e la Corte costituzionale (la cui esistenza è ignorata dall'85% degli italiani), contribuendo così a radicare, anche attraverso il confronto con gli interlocutori, una solida cultura costituzionale, presupposto indispensabile del nostro stare insieme e di qualunque progetto per un futuro di equità e giustizia. Nella consapevolezza che la legalità costituzionale è, per chiunque, una straordinaria garanzia e al tempo stesso un ineludibile limite. Inoltre, attraversando fisicamente i simboli della separazione, dell’esclusione, della marginalità, i giudici della Corte vogliono anche testimoniare che la Costituzione appartiene a tutti, in particolare alle persone più vulnerabili”.

Prima tappa del viaggio sarà Rebibbia, di fronte a circa 250 detenuti, con la lezione del presidente Giorgio Lattanzi, seguita dalle domande dei reclusi a tutti i giudici presenti, in un faccia a faccia sui temi della legalità costituzionale e, più in generale, sulla legalità. Le altre tappe saranno: 15 ottobre, Milano San Vittore, relatore sarà il vicepresidente Marta Cartabia; 19 ottobre, Nisida, istituto penale per minorenni, giudice Giuliano Amato; 29 ottobre, casa circondariale di Terni, giudice Giancarlo Coraggio; 9 novembre, casa circondariale di Marassi a Genova, giudice Francesco Viganò; 16 novembre, casa circondariale di Lecce, sezione femminile, giudice Daria De Pretis. La lezione di ciascun giudice si sviluppa a partire da un frammento di Costituzione e ciascun frammento ruota attorno al valore del libero sviluppo della personalità, valorizzato dalla Corte costituzionale nella sentenza 349 del 1993, dove si afferma che il detenuto, pur privato della maggior parte della sua libertà, ne conserva sempre un residuo, tanto più prezioso in quanto costituisce l’ultimo ambito nel quale può espandersi la sua personalità individuale.

Il Popolo della famiglia dell’Umbria

Il Popolo della famiglia prende lo spunto del “viaggio” della Corte costituzionale per riflettere sul fatto che “la giustizia deve obbligatoriamente e inderogabilmente percorrere la strada della tutela della legalità, con la punizione per chi viola la legge e senza un fine solo sanzionatorio e di annientamento della persona; deve esserci sempre e permanere l’obiettivo primario della difesa della persona, pur colpevole, nel suo diritto a redimersi e ad intraprendere un percorso di risocializzazione. La soluzione principale da mettere in campo per garantire i diritti della Costituzione anche ai detenuti è il recupero della loro dignità. E la dignità passa attraverso l’occupazione, il lavoro”.

Data l’eccezionalità dell’evento del 29 ottobre, il Pdf dell’Umbria chiede che “Regione, Provincia e Comuni (al Comune di Terni in particolare come referente territoriale diretto), di prendere parte al progetto e di farsi garante della massima diffusione e divulgazione dell’evento, soprattutto nelle scuole, luogo per eccellenza della formazione e dell’educazione civica, intesa come rispetto dei diritti e doveri di tutti i cittadini. Chiediamo, inoltre, che i Comuni siano informati delle modalità che gli istituti penitenziari vorranno mettere in atto per i programmi di reinserimento e che le soluzioni ipotizzate non destabilizzino un mercato del lavoro già reso precario da una domanda interna ridotta, oltre che affaticato da una offerta di manodopera a basso costo che un’immigrazione fuori controllo ha generato.

La visita del sottosegretario

Sabato, il sottosegretario alla Giustizia della Lega, Jacopo Morrone, ha fatto visita alla casa circondariale di Terni e al ‘Nuovo complesso penitenziario Capanne’ di Perugia. Morrone, accompagnato dai parlamentari leghisti Riccardo Augusto Marchetti e Virginio Caparvi, ha visitato le strutture carcerarie, intrattenendosi per uno scambio di riflessioni con il personale che opera al loro interno. Importante e significativa la partecipazione degli agenti di polizia penitenziaria che hanno espresso al sottosegretario, oltre ai ringraziamenti per l’interesse dimostrato nei loro confronti, alcune annose problematiche relative allo svolgimento del lavoro e al mantenimento dei canoni di sicurezza all’interno delle carceri.

“Stiamo già lavorando in tal senso - ha spiegato Morrone agli agenti di Terni e di Perugia - prevedendo interventi mirati in tutto il territorio nazionale. Non amo fare promesse e mi piace volare basso, ma posMorrone Terni-2so assicurare che da parte mia e del ministero stiamo ponendo il massimo impegno per raggiungere determinati obiettivi volti al miglioramento delle condizioni di lavoro e di sicurezza all’interno degli istituti carcerari. Il primo punto è quello di potenziare l’organico di polizia penitenziaria attraverso l’assunzione di personale. Sarà importante, inoltre, provvedere a nuove dotazioni di vestiario e strumenti difensivi come, ad esempio, il taser. Intendo restituire dignità alla polizia penitenziaria - ha concluso Morrone - e porla sullo stesso piano rispetto agli altri corpi di pubblica sicurezza”.

Nella casa circondariale di Terni (nella struttura sono presenti 445 detenuti, di cui il 60% è di origine straniera, questi ultimi ristretti all’interno del circuito dei detenuti comuni) accompagnato dal sindaco di Terni, Leonardo Latini, una rappresentanza di assessori, consiglieri comunali e il capogruppo della Lega in Regione, Emanuele Fiorini, il sottosegretario è stato accolto dal provveditore del Dipartimento amministrazione penitenziaria Toscana/Umbria, Antonio Fullone, dal direttore, Chiara Pellegrini, dal comandante di reparto polizia penitenziaria, commissario capo Fabio Gallo, e dal vicecomandante commissario coordinatore, Claine Montecchiani.

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