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“Pasticcio” Cascata delle Marmore, a giorni il nuovo bando. Escluse proroghe e gestioni in house

Palazzo Spada sta per ultimare il nuovo documento dopo la gara scaduta il 9 maggio che ha visto l'esclusione delle due cordate partecipanti

I dettagli, ovviamente, saranno resi noti dopo la pubblicazione sulla piattaforma telematica. Quel che è certo, è che gli uffici di palazzo Spada, dopo il fallimento della gara per la gestione dell'area naturalistica della Cascata delle Marmore e di Carsulae scaduta il 9 maggio, è dovuto correre in fretta e furia ai ripari ed ora il bando pare essere in fase di completamento e di prossima pubblicazione. Di fatto, dall'amministrazione escludono eventuali proroghe così come verrebbe considerata impraticabile una gestione in house, come accaduto per i mesi di gennaio e febbraio, dopo il termine del contratto con la 165m Marmore Falls, che aveva gestito l'area negli ultimi dieci anni.

Le fasi

A fronte della scadenza dell'attuale gestione capitanata da Vivaticket, prevista per il 31 agosto, infatti, il Comune aveva pubblicato una nuova gara europea per la gestione del sito per i prossimi 5 anni: peccato che al momento dell'analisi dei documenti amministrativi delle due cordate partecipanti, una guidata dalla cooperativa Alis e l'altra da Umbria Risorse (Vivaticket, infatti, non era più capofila del raggruppamento pur facendo parte dell'associazione temporanea d'impresa) era emerso che nessuna delle due ATI aveva i requisiti per poter partecipare, avendo optato per un'ATI verticale e mista e non orizzontale come previsto dal Bando.

I ricorsi

L'esclusione, proprio in merito alla formazione della compagine, ha portato a ben due ricorsi al Tar dell'Umbria: uno da parte della partecipante Alis (insieme aMiralago srl, Let’s Travel srl, Tibi srl e CoopSociale Actl) e l'altro da parte di CoopCulture: entrambi i procedimenti riguarderebbero proprio la composizione dell'ATI. Secondo le aziende, infatti, un'associazione temporanea d'impresa orizzontale (in cui, in pratica, tutti i partecipanti dovrebbero avere i requisiti riguardanti, ad esempio, esperienza e fatturato specifico sia nella bigliettazione sia nelle visite guidate, così come per le pulizie, trasporti terrestri e lacustri) sarebbe impraticabile. Il Tar entrerà nel merito del procedimento di Coop Culture il 17 giugno.

Il nuovo bando

Dopo la gara di fatto andata deserta, era poco chiaro come volesse procedere il Comune di Terni, se aspettare il Tar o se procedere con un nuovo bando immediatamente. L'opzione scelta è stata quest'ultima e, nel giro di pochi giorni, la nuova procedura sarà pubblicata. Resterà da capire se sarà modificata la parte riguardante l'ATI, oppure altri aspetti, tra cui quelli economici, che potrebbero rendere la gara più appetibile anche da parte altre realtà. Una delle certezze, riguarda l'impossibilità di fare proroghe o di applicare nuovamente una gestione in house, quindi curata direttamente dal Comune, considerando in primo luogo gli orari prolungati di apertura di settembre e il flusso significativo di turisti, che renderebbero di fatto impossibile l'utilizzo di impiegati di palazzo Spada. Allo stesso modo, non si vuole ricorrere a proroghe dell'affidamento di sei mesi in corso. Resta inoltre da sciogliere il nodo degli orari nel periodo invernale: secondo l'orario attuale, infatti, da settembre a febbraio Cascata e parco rimarrebbero chiusi durante la settimana, cosa che aveva fatto storcere il naso a livello politico e non solo.

 

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