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Martedì, 23 Aprile 2024
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Treofan Terni, chiude lo stabilimento. L’annuncio durante la videoconferenza: 150 dipendenti in mezzo ad una strada

L’amministratore del gruppo ha annunciato la messa in liquidazione della società e la chiusura del sito produttivo

Ora è ufficiale. Lo stabilimento della Treofan chiuderà i battenti. Lo ha comunicato l’amministratore delegato del gruppo indiano Jindal, durante la videoconferenza convocata nel corso del pomeriggio di giovedì 5 novembre, annunciando la messa in liquidazione della società e la chiusura del sito produttivo. Sono circa 150 i lavoratori i quali, lavorando all’interno del polo chimico, si ritroveranno in mezzo ad una strada. All’incontro, avvenuto dopo l’assemblea convocata stamane dai dipendenti ed il successivo corteo confluito in via Narni con la temporanea sospensione del traffico, hanno partecipato la proprietà, il Mise e le parti sociali.

Una decisione che UGL Chimici ritiene ingiusta, figlia di una strategia irresponsabile del gruppo Jindal: “In questi due anni – ha affermato nel suo intervento l’esponente della segreteria nazionale dell’UGL Chimici Enzo Valente – abbiamo osservato il disinteresse del management e denunciato lo spostamento delle commesse verso altri stabilimenti, motivo per cui questo annuncio oggi non ci sorprende”

“Apprezziamo la presa di posizione del Mise che ha deciso di rifiutare la messa in liquidazione e le posizioni di Regione e comune che hanno ben sottolineato come il gruppo indiano abbia acquisito in Italia know-how, abbia preso fondi pubblici, e poi chiuso due stabilimenti come Battipaglia e Terni. Occorre ora verificare la legittimità di tutte queste operazioni”.

Il sindacato ha proposto al Ministero dello sviluppo economico di prendere in mano la situazione: “Il Governo assuma il comando della situazione nominando un advisor per la vendita libera dello stabilimento anche a concorrenti del settore. E’ questa la soluzione migliore per mantenere l’attività produttiva sul territorio e salvaguardare i livelli occupazionali. Pretendiamo che su Terni si continui a fare impresa e auspichiamo che Kaufmann e la proprietà mostrino il senso di responsabilità sociale non avuta in questi due anni”.

Michele Fioroni: “Chiusura volgare mancanza di rispetto per il paese”

“L’annuncio della chiusura del sito produttivo – dichiara l’assessore regionale Michele Fioroni - è una volgare mancanza di rispetto per il paese, per la Regione Umbria, la città di Terni e per tutti quei lavoratori che stanno rischiando il posto di lavoro. Dopo otto mesi di trattative non si può prendere in giro la storia industriale della città, la competenza produttiva nel settore chimico e tutte le aziende che operano nel polo ternano, che hanno espresso da subito tutta la loro preoccupazione. Non è ammissibile un atteggiamento di questo tipo – conclude l’assessore - dopo che ci siamo impegnati a sostenere con i nostri strumenti l’ipotesi di sviluppo industriale dello stabilimento in questione. Ci opporremo in ogni sede e con ogni mezzo anche legale, in sintonia con il ministero, a questa decisione”.

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